Decidere se andare a vivere in una casa in affitto oppure fare dei sacrifici ed acquistare l’abitazione desiderata è sempre stato il grande dilemma di chi esce dalla casa dei genitori e delle giovani coppie.
Su questa decisione incidono ovviamente molti aspetti di natura psicologica, come ad es. la paura di non essere in grado di rimborsare il mutuo oppure, al contrario, la tranquillità di vivere in una casa di proprietà.
Tralasciando queste motivazioni psicologiche e guardando solo ad un confronto puramente numerico, esistono alcuni metodi matematici che ci dicono, in via approssimativa, la convenienza ad acquistare o a prendere in affitto l’immobile che ci piace.
Il primo metodo è veramente semplice: si confronta il costo della casa con il canone di locazione mensile. Il rapporto tra queste grandezze ci dà il numero di anni che ci permetterebbe di acquistare la casa ove si vive in locazione. Più è grande tale numero e più conviene l’affitto, mentre più il numero di anni è piccolo e più conviene l’acquisto, perché l’importo del canone di locazione è spropositato rispetto al costo dell’immobile. Diciamo che un valore di riferimento per questo rapporto può essere 20 anni.
Il secondo metodo è più articolato e tiene conto di un ipotetico mutuo, al tasso di interesse di mercato, che ha la rata corrispondente al canone di locazione. Il calcolo così effettuato ci fornisce il numero di anni in cui si rimborserebbe tale mutuo virtuale. Numero di anni che sommato all’età di chi prende il finanziamento ci dice quanti anni avrà il debitore al completamento di tutti i rimborsi delle rate (cioè alla fine del piano di ammortamento del mutuo). Età finale del debitore che più è elevata e meno rende conveniente l’acquisto della casa mediante accensione del finanziamento. Diciamo che un valore di riferimento per questa età può essere 50 anni.
Il terzo metodo è come il secondo ma il mutuo di riferimento per l’acquisto della casa non è più ipotetico (con la rata corrispondente al canone di locazione), ma è il mutuo effettivo che una banca sarebbe disposta a concedere al futuro acquirente dell’immobile. Anche in questo caso più è elevata l’età finale del debitore del mutuo e meno conviene acquistare l’abitazione con i fondi ricavati, in parte, dal finanziamento erogato. Pure in tale evenienza, 50 anni di età può essere la soglia per decidere mediante questo metodo. È il sistema di calcolo da utilizzare se si vuole ricorrere ad un finanziamento e si sta già trattando con le banche per ottenerlo.
Il quarto metodo è quello più matematico. Nell’assunzione che i costi di manutenzione di una casa di proprietà (tasse, spese condominiali, ecc.) siano pari a ca. il 4% annuo del prezzo dell’immobile, si confrontano questi costi con il canone di locazione pagato per la stessa casa in affitto (o per una casa con caratteristiche simili). Se il 4% del costo dell’immobile è maggiore del canone di locazione, conviene la locazione, altrimenti conviene l’acquisto della casa.
Ai lettori di Studiamo.it offriamo di seguito un programma che fornisce l’esito delle valutazioni per ciascun metodo elencato, così d’avere una panoramica della convenienza all’acquisto o alla locazione dell’abitazione. È sufficiente inserire i pochi dati richiesti nelle celle bianche del programma (i numeri già scritti sono d’esempio e sono da modificare).
Abbiamo messo tutto il nostro impegno nella realizzazione del programma e nella stesura dell’articolo, ma essi hanno esclusivamente finalità didattiche e pertanto non fate affidamento sui risultati del programma, né sulle informazioni contenute nel testo. Ci esoneriamo quindi da qualsiasi responsabilità per i danni derivanti dall’uso dei dati forniti.
0 commenti