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La Banca d’Italia ha reso obbligatorio per tutte le banche il calcolo dell’Indicatore Sintetico di Costo (ISC) riferito ai conti correnti affidati, che si aggiungerà al già esistente ed analogo indicatore applicato ai finanziamenti da rimborsare a rate (per esempio i mutui).
L’indice ISC sugli affidamenti in conto è imposto dalla nuova normativa sulla trasparenza ed offre un importante parametro di riferimento per giudicare il costo monetario del proprio conto corrente, quando su questo rapporto si è chiesto ed ottenuto un fido bancario.
Diventa pertanto molto più facile aprire un conto corrente sul quale chiedere un affidamento, perché, grazie ai fogli informativi chiari e concisi voluti dalla stessa disciplina sulla trasparenza, si possono comodamente confrontare i costi richiesti dalle diverse banche, così da scegliere quella presso la quale l’apertura del C/C affidato è oggettivamente più conveniente.
Per venire incontro agli utenti bancari interessati da questa novità mettiamo a disposizione un utile programma in excel, con il quale è possibile calcolare velocemente l’ISC sui conti affidati mediante l’inserimento di pochissimi dati.
Dati che rappresentano quindi le condizioni di tasso e di spesa che paghiamo per il nostro conto già in essere o che ci propongono per l’apertura di un nuovo conto corrente.
I valori da inserire nel programma sono:
a) il tasso debitore o la fascia di tassi debitori per scaglioni di affidamento
b) la percentuale di CMS (Commissione di Max Scoperto) oppure quella della Commissione per la messa a disposizione di fondi (anche detta Comm. sull’accordato)
c) l’eventuale durata dell’affidamento, qualora il contratto non sia a tempo indeterminato (in quest’ultimo caso non si deve valorizzare la cella)
d) le spese da pagare sul fido, sia quelle una tantum sostenute per l’erogazione del credito, sia tutte quelle di gestione dell’affidamento, con esclusione però dei seguenti costi (a meno che il conto non sia a servizio esclusivo del finanziamento):
– penali per mancata esecuzione di obblighi
– spese di gestione del conto sul quale vengono registrate le operazioni di pagamento ed i prelievi
– spese relative all’utilizzazione di un mezzo di pagamento che permetta di effettuare pagamenti
– altre spese relative ad operazioni di pagamento
Tutti i dati vanno inseriti su base annuale. Pertanto se si hanno a disposizione solo commissioni o spese trimestrali si possono convertire i dati (da trimestrali ad annuali) utilizzando l’apposito riquadro di trasformazione presente nel foglio excel, così d’avere valori annuali ed omogenei da inserire nelle celle per il calcolo dell’ISC.
L’ ISC elaborato è unico nel caso di tasso unico debitore e di applicazione di una Commissione sull’accordato, mentre è duplice, perché calcolato in due distinte ipotesi, nel caso di più tassi debitori per classi di affidamento e/o di applicazione della CMS (anziché della Comm. sull’accordato).
Con il nostro programma si può quindi conoscere l’ISC per valutare la “bontà” o meno del conto già posseduto (o di quello che abbiamo intenzione di aprire), in modo da realizzare un cospicuo risparmio monetario sui costi bancari da pagare.
Segnaliamo che su Studiamo.it c’è anche il programma per il calcolo dell’ISC sui conti correnti.
Come sempre abbiamo messo tutto l’impegno possibile nella realizzazione del software, ma il suo fine è tutt’al più didattico e non certo professionale. Quindi ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità per gli eventuali danni derivanti dall’uso del programma stesso.
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