Banca ed operazioni bancarie: corso completo
Cos’è la banca e come funziona

da | 30 Ott 2011 | Banca e bancari | 16 commenti

Introduzione

Definizione di banca

La banca è un’impresa che raccoglie denaro nel mercato (per lo più sotto forma di depositi) e lo impiega in vari tipi di prestiti, offrendo pure una vasta gamma di servizi alla clientela.

Pertanto la banca svolge la sua attività nell’ambito del credito, ponendosi come mediatrice tra chi possiede fondi da custodire o investire e chi, invece, ne ha bisogno per l’acquisto di beni di consumo o per la sua impresa.

Il credito è definibile come lo scambio tra una ricchezza disponibile al momento e la promessa di una ricchezza futura di maggiore entità (controprestazione), in cui la differenza tra le due grandezze costituisce l’interesse sul capitale iniziale.

content_Banca definizione

La banca è quindi un intermediario finanziario operante nel mercato dei capitali, “luogo” ove si incontrano domanda e offerta di moneta e strumenti finanziari.

Normativa bancaria

Le banche sono soggette ad una disciplina particolare: il TUB (Testo Unico Bancario), approvato con d.lgs. n. 385 del 1° settembre 1993.

Prima di allora la loro attività era regolamentata addirittura dalla “legge bancaria” del 1936.

Il TUB è una legge quadro che, come tale, lascia la fissazione delle norme di dettaglio (normativa secondaria) alla discrezionalità delle autorità creditizie (per es. della Banca d’Italia), limitandosi a indicare le “regole generali” da far rispettare alle banche.

In particolare il TUB, dopo aver sancito una volta per tutte che la banca è un’impresa, cerca di far rispettare alle banche le regole del mercato, realizzando di conseguenza la libera concorrenza tra di esse.

Il TUB ha una competenza molto estesa, che ricomprende per esempio la disciplina degli intermediari non bancari, il credito al consumo, il funzionamento dei sistemi pagamento e la trasparenza delle condizioni nei rapporti banca-clienti. Il tutto per conseguire un preciso obiettivo: la tutela della clientela bancaria in quanto contraente debole del rapporto.

Si precisa inoltre che la materia dell’intermediazione mobiliare e quindi tutta la vasta area dell’acquisto e vendita di strumenti finanziari è esclusa dall’applicazione del TUB, essendo invece disciplinata dal TUF (Testo Unico della Finanza).

 

Il TUB affida alla Banca d’Italia il delicato compito della vigilanza su banche e gruppi bancari, per questo motivo iscritti in apposito Albo da essa tenuto.

Tuttavia sono sottoposte al controllo di Bankitalia anche le società finanziarie iscritte, in base ai criteri fissati dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, nell’elenco speciale previsto dall’art. 107 del Testo Unico Bancario, nonché gli intermediari finanziari (ex art 106 TUB), iscritti nel relativo elenco, che esercitano nei confronti del pubblico in via professionale l’attività di concessione di finanziamenti, di assunzione di partecipazioni e di intermediazione in cambi.

Il TUB non è l’unica regolamentazione cui sono assoggettate le banche. Esse infatti devono sottostare ad altre numerose discipline, dettate da norme primarie e secondarie, che spesso “ingessano” la gestione della banca, chiamata a svolgere funzioni (per es. di collaborazione investigativa) non proprie, a scapito di quelle prettamente bancarie.

Solo per fare qualche esempio, ecco una lista – non esaustiva – delle normative che impongono adempimenti alle banche, vincolandone l’operatività:

  • istruzioni di vigilanza per le segnalazioni a Bankitalia
  • vigilanza prudenziale di Bankitalia
  • TUF
  • antiriciclaggio
  • usura
  • trasparenza
  • privacy
  • MiFID (Markets in financial instruments directive)
  • rapporti dormienti
  • portabilità mutui
  • arbitrato bancario

Le funzioni della banca

La banca esercita almeno le seguenti funzioni:

  • funzione monetaria
    consiste nella creazione della moneta utilizzata dagli operatori negli scambi commerciali. La moneta bancaria è costituita da assegni (bancari e circolari), carte di credito, bonifici, ecc…
  • funzione creditizia
    nasce dall’attività di intermediazione svolta dalla banca, che raccoglie il credito sotto forma di risparmio e lo eroga a chi ne ha bisogno
  • funzione di investimento
    è conseguenza dei grossi investimenti (in titoli di Stato, obbligazionari e azionari) compiuti dalle banche in quanto investitori istituzionali, con i quali esse finanziano l’economia
  • funzione di erogazione di servizi
    la banca ha da tempo affiancato alla sua classica attività di intermediazione creditizia quella di prestatrice di servizi, che rappresentano un contributo importante alla funzionalità del sistema economico. I servizi offerti dalla banca si distinguono principalmente in:

    • monetari
    • di custodia
    • di consulenza
    • finanziari
  • funzione di trasmissione della politica economica del governo (e degli organi della UE)
    si tratta di un’importante funzione svolta spesso inconsapevolmente dal sistema bancario, in quanto anello di congiunzione tra le decisioni di politica monetaria ed i cittadini. In particolare le banche attraverso il “moltiplicatore dei depositi” hanno la possibilità di aumentare la liquidità nel sistema economico (quando questo è in recessione), oppure di restringerla nel caso di suo surriscaldamento (per es. quando l’inflazione è in aumento). Ciò a seguito dell’impulso monetario iniziale, dato al sistema dagli enti di governo attraverso le operazioni di mercato aperto.
  • funzione di collaborazione investigativa
    vista l’importanza che ha assunto la lotta al riciclaggio del denaro di provenienza illecita, la banca ha dovuto assumere, suo malgrado, un ruolo importante nel processo di emersione di operazioni e soggetti considerati sospetti. Le attività di identificazione (c.d. adeguata verifica) della clientela, registrazione delle operazioni e segnalazione di quelle sospette, svolte dalla banca, sono sicuramente di fondamentale importanza nella battaglia contro il riciclaggio ed il terrorismo, ma sono pure adempimenti particolarmente gravosi e condizionanti per l’operatività bancaria

La gestione della banca moderna

Come qualsiasi altra impresa la banca per vivere e svilupparsi deve raggiungere i 3 equilibri classici dell’economia aziendale:

  • equilibrio patrimoniale, ovvero la banca deve essere solida da un punto di vista patrimoniale, in altre parole solvibile, caratteristica che si realizza quando essa è sicuramente in grado di rimborsare tutte le passività mediante la liquidazione delle attività
  • equilibrio economico, assicurato dall’esistenza di un buon grado di redditività della banca, che è la capacità dei ricavi di coprire abbondantemente i costi, lasciando pure un largo margine di profitto (inteso come remunerazione del capitale proprio), ovviamente nel rispetto degli altri due equilibri (patrimoniale e finanziario)
  • equilibrio finanziario, che è rispettato quando nell’azienda bancaria è garantita una liquidità più che sufficiente

Soprattutto quest’ultimo requisito della liquidità è particolarmente importante nelle banche e può definirsi come la capacità di soddisfare alle regolari scadenze (e senza danni economici) tutti gli impegni di pagamento (ovvero le passività in essere: richieste di rimborso da parte dei depositanti e richieste di erogazione credito da parte degli affidati).

La gestione della liquidità è uno degli aspetti più delicati della gestione bancaria e questa capacità di rispettare le scadenze è misurata dal rischio di liquidità, ma anche da quello di tasso di interesse, perché una sufficiente liquidità è conseguenza pure di una sana e prudente sincronizzazione delle scadenze e dei tassi, soprattutto nelle banche, dove spesso ad una raccolta a vista ed a tassi variabili si contrappone un’attività di prestiti caratterizzata da scadenze necessariamente a medio-lungo termine e da tassi di interesse fissi.

Il giusto grado di liquidità è assicurato dal rispetto di principi cardine della gestione bancaria:

  • limitazione dei fidi a singoli clienti o gruppi di clienti connessi
  • frazionamento dei rischi, da intendersi in senso:
    • settoriale (di comparto economico)
    • di forma tecnica dei prestiti
    • di granularità dei soggetti depositanti (anche sulla raccolta è da evitare la concentrazione dei rischi)
    • quantitativo, riferito agli investimenti in valori mobiliari
  • creazione di adeguate riserve di liquidità
    in particolare le riserve di liquidità della banca possono essere di:

    • liquidità primaria, in cui la trasformazione in moneta è immediata e senza costi (cassa, depositi presso istituti maggiori, titoli di stato, ecc…)
    • liquidità secondaria, in cui invece la liquidazione delle attività finanziarie è più difficile, sia per i tempi, sia per i costi (per es. le obbligazioni di società private, la cui vendita dipende dalla quotazione, dalla domanda e da altri fattori)

Le banche per la propria gestione aziendale hanno bisogno di un sistema informativo all’avanguardia, comprendente non solo ovviamente la parte informatica e delle tecnologie, ma anche tutti gli strumenti, le risorse umane e le procedure con le quali i dati sono rilevati, elaborati e ordinatamente archiviati, così da disporre di flussi informativi strutturati.

Questi dati sono necessari ai vertici per le decisioni strategiche ed al resto del management per la corretta gestione operativa della banca.

Il sistema informativo della banca è formato da:

  • contabilità sezionali (o di procedura, o di servizio)
    raggruppano i dati di insiemi omogenei di operazioni aziendali (mutui, conti correnti, certificati di deposito, ecc…) e sono la naturale conseguenza delle rilevazioni elementari compiute dagli operatori con il proprio terminale. Esse sono la base per le successive scritture in contabilità generale e per i report destinati ai vertici
  • contabilità generale
    essa utilizza quale classificatore fondamentale il conto di mastro (o conto contabile, per distinguerlo dal conto corrente) e non si discosta da quelli che sono gli obiettivi di qualsiasi azienda, anche non bancaria:

    • la determinazione del risultato economico (utile o perdita del periodo di riferimento)
    • la quantificazione del patrimonio aziendale
    • la conclusiva redazione del bilancio, semestrale e annuale
  • contabilità per i vertici
    si tratta di un sottosistema informativo rispetto alla contabilità generale che ha il compito di interpretare i dati disponibili ed informarne i vertici, cosicché essi possano prendere le decisioni strategiche e di pianificazione più opportune. All’interno della contabilità per i vertici si trovano vari documenti:

    • budget, in cui i dati contabili non si riferiscono al passato ma ad una previsione del futuro, costituendo quindi uno strumento indispensabile di programmazione aziendale
    • reportistica aziendale, costituita dagli stessi dati delle altre contabilità, formalizzati e rappresentati in tabelle, grafici e relazioni in modo da permettere ai vertici una facile lettura della situazione aziendale e di quella del mercato
    • contabilità analitica, definibile come il complesso di rilevazioni contabili ed extracontabili, consuntive e preventive, riferite però ad un singolo processo aziendale o unità organizzativa, di cui si dà una descrizione particolareggiata, utile per le decisioni relative a questo singolo oggetto di studio

16 Commenti

  1. marino

    è possibile cambiare un assegno senza essere clienti dalla banca e quali documenti bisogna presentare ?

    Rispondi
    • Steve Round

      Generalmente le banche cambiamo assegni a non clienti solo per piccoli importi, chiedendo ovviamente il documento di identità al portatore del titolo.
      Quindi, in linea di massima, per importi grandi le banche non procedono a cambiare assegni a soggetti che non sono loro clienti. Questo comportamento delle banche è pienamente legittimo perché esse ritengono eccessivo il rischio che il portatore del titolo non sia il legittimo titolare del diritto in seguito ai regolari trasferimenti del medesimo (anche se, invero, ormai con l’obbligo della non trasferibilità degli assegni tale rischio si è molto affievolito).
      Pertanto chi riceve in pagamento un assegno deve necessariamente avere un conto corrente bancario e gli assegni possono essere cambiati solo presso la banca ove il beneficiario è cliente (non presso quella ove si trova il conto corrente sul quale il titolo è tratto, cosiddetta banca “trattaria”).
      Esiste comunque un modo per farsi cambiare gli assegni dalla banca trattaria che pochi conoscono (anche gli stessi bancari): quello di farseli girare dal traente (cioè da colui che firma) “per conoscenza e garanzia”, ovvero scrivendo tale formula sulla parte posteriore dell’assegno accompagnata dalla firma del correntista traente il titolo. In questo modo la banca, verificata la firma per conoscenza del proprio cliente, può tranquillamente pagare l’assegno al legittimo beneficiario identificato con un documento di identità, perché la responsabilità del pagamento l’ha assunta il traente, liberando la banca.

      Rispondi
  2. Carlotta

    Vorrei cortesemente chiedere come si può capire dall’estratto conto titoli quante azioni sono state acquistate, considerato che manca la voce specifica e sono indicate solo la data, il valore nominale e il prezzo. Grazie

    Rispondi
  3. Caterina

    Salve, in base a tale stato patrimoniale, quali voci rientrano nelle attività correnti e quali nelle passività correnti?

    Rispondi
  4. marco

    complimenti! semplice e chiaro
    avrei una domanda:
    nel calcolo degli interessi si fa riferimento al metodo Amburghese senza fare cenno dei metodi Zigoli e Besta. in cosa consistono?
    gz1000

    Rispondi
  5. saverio

    Ottimo! Trovo particolarmente di pregio la semplicità di linguaggio nel esprimere i concetti che diventano così facilmente comprensibili!

    Rispondi
  6. Elisa

    Grazie grazie GRAZIE!!! *-*

    Rispondi
  7. Emilio

    è UN ECCELLENTE CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DEL MONDO BANCARIO, DI CUI SPESSO SI PARLA A SPROPOSITO

    Rispondi
  8. Celeste

    straordinario!!

    Rispondi
  9. Gianfranco

    Complimenti, veramente ottimo.

    Rispondi
  10. Mirian

    Molto molto utile..

    Rispondi
  11. Francesco

    è proprio quello che stavo cercando!! sito veramente utile, bravissimi

    Rispondi
  12. Claudio

    molto interessante

    Rispondi
  13. Nazzarena

    E’ chiaro

    Rispondi
  14. Borghi Francesco

    Vorrei sapere se è possibile costituire in pegno dei titoli, a garanzia della fidejussione, rilasciata a favore della banca affidante per linee di credito accordate a terzi. Quindi non garanzia diretta bensì indiretta.. Vorrei sapere quali sono i riferimenti normativi che regolano questa procedura. Mille grazie

    Rispondi
  15. Vincenzo

    di grande utilità!!

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This