Anything else
Una recensione del film 'Anything else'

da | 1 Gen 1970 | Cinema e televisione | 1 commento

Jerry Falk è uno scrittore di testi per cabarettisti perché, come dice il suo agente, solo la comicità paga tanto, ma il suo sogno è quello di terminare il suo libro e diventare anche lui uno scrittore con la “s” maiuscola.

Amanda, la sua ragazza, sogna di fare l’attrice ma anche lei sembra paralizzata nell’incapacità di dar vita alle sue aspirazioni e si rifugia egoisticamente nel sesso e in grandi abbuffate consolatorie.

anything-elseAnche questa volta, nell’ultimo film di Allen, una New York che fa da sfondo agli interpreti delle nevrosi e dei limiti dell’uomo del nostro tempo, quelle nevrosi e quei tic tanto cari al regista che questa volta però lascia nel copione al suo alter ego Jerry (Jason Biggs).

Egli è uno scrittore dotato ma purtroppo incapace di imporsi, persino con il suo agente (Danny de Vito) che riversa su di lui il senso della propria vita; è un compagno dolce e premuroso ma vittima della sensualità di una donna, Amanda (Christina Ricci), egocentrica e immatura.

Solo l’incontro con Dobbel (Woody Allen) un saggio scrittore sessantenne, perfetto psicologo di se stesso e del suo giovane amico, seppur perseguitato dalla fobia di un mondo di nazisti che egli scorge ovunque, sarà l’occasione per Jerry di dare una svolta alla propria vita.

La voce narrante di Jerry e il suo sguardo che di quando in quando si rivolge a noi spettatori coinvolgendoci direttamente nella storia, insieme alle immancabili battute alla Allen che Dobbel butta qua e là nel bel mezzo dei suoi discorsi dal vocabolario alquanto ricercato, fanno di Anything Else una commedia piacevole e simpatica che non tradisce, seppur tra alti e bassi, le precedenti performance del regista newyorkese.

ANYTHING ELSE
Regia: Woody Allen
Origine: Usa
Genere: Commedia
Durata: 108′
Nelle sale italiane dal 4 Ottobre 2003

Questa recensione è stata concessa a Studiamo-Web da:

il-vulcanico

1 commento

  1. Blondie

    I came, I read this artcile, I conquered.

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