Evoluzione del potere dei media e comunicazione digitale
Una tesi di Laurea sul potere dei media e la comunicazione digitale

da | 23 Nov 2006 | Comunicazione | 2 commenti

Conclusioni

Conclusioni

Mi sembra che mettendo insieme tutte le considerazioni fatte sulle questioni esaminate si possano trarre alcune valide conclusioni. Circa la formulazione di un paradigma che permetta di descrivere efficacemente il potere dei media e la corrispondente risposta delle audiences , ritengo che dopo anni di discussioni e di dure polemiche la strada intrapresa dagli attuali studi sociali sulla comunicazione sia sostanzialmente condivisibile. Esiste certamente un forte potere persuasivo dei media, con effetti anche rilevanti di breve e lungo periodo, dei quali è necessario tenere conto nella valutazione di una “società informativa” sempre più evoluta, ma esiste pure una discreta capacità di giudizio e di senso critico da parte dei pubblici destinatari, la quale, in qualche modo, filtra il dispiegamento degli effetti mediatici. Anzi, tale capacità degli individui di non accettare passivamente i messaggi dei media appare incrementabile proprio con l’utilizzo delle nuove tecnologie, che hanno dalla loro le importanti caratteristiche della multimedialità e dell’interattività. Ciò non significa però che il dibattito sui media studies non vada portato avanti, perché il pericolo di un’informazione non pluralistica e portatrice degli interessi particolari dell’èlite dominante è sempre in agguato. E questo ci riporta al secondo ordine di problemi e cioè alle riflessioni intorno alla trasformazione digitale della comunicazione. La “rivoluzione digitale” sta cambiando completamente il nostro modo di vivere, giorno dopo giorno, e proprio perché si tratta di un processo complesso e pienamente in atto, non siamo ancora in grado di coglierne appieno le conseguenze, positive o negative che siano. Esse si preannunciano comunque numerose e per molti versi dirompenti, se non altro perché a tutt’oggi non conosciamo quali saranno gli effettivi strumenti e le concrete modalità della futura comunicazione. Mi limito quindi ad una sola interessante osservazione riguardo ad uno di questi strumenti: Internet. La rete delle reti ha il grande merito di aver saputo instaurare un nuovo modo di comunicare, perché ha reso trasparente il confine tra mezzi di comunicazione interpersonali e mass media, tra spazio pubblico e spazio privato e soprattutto tra media unidirezionali e media dialogici. In altre parole, il fatto che Internet possa essere utilizzata sia per l’interazione con gli altri, sia, molto democraticamente, per dare “voce” a chi non ha “voce” (e spesso in modo dialogico, ovvero interattivo), non è senza rilevanza ai fini di quella che per decenni è stata la legittima aspirazione degli individui, cioè la pretesa di avere una comunicazione libera e che tenga conto, da diversi punti di vista, di tutti gli aspetti dei fenomeni sociali, senza nascondere informazioni sconvenienti o relative ad una parte trascurabile e minoritaria della popolazione. Ponendo a sistema le due questioni sul potere dei media e sulle nuove tecnologie digitali, si delineano pure delle importanti riflessioni riguardo ai soggetti più deboli del mondo comunicativo, ovvero i minori. Alla luce infatti di quanto detto è abbastanza evidente come i piccoli destinatari del messaggio mediatico non siano sufficientemente tutelati, in Italia, dall’attuale legislazione, fondata, più che sulle prescrizioni normative, sulla buona volontà delle fonti stesse della comunicazione. Il dato certo è che le nuove generazioni, frutto della trasformazione digitale e dei new media , saranno molto diverse dalle vecchie e la partita si giocherà appunto sul terreno del modo in cui questa diversità potrà essere indirizzata verso una sana ed equilibrata maturazione psichica dei bambini, magari utilizzando allo scopo proprio i new media , anziché verso impervi sentieri, costruiti con le immagini ed i suoni proposti dall’incessante flusso dei media.

2 Commenti

  1. Telkom University

    How do television emitters understand and measure audience satisfaction?

    Regard Telkom University

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    • Steve Round

      Through the meter, an electronic device installed in televisions that automatically detects the channel they are tuned to and transmits the information to Auditel, the company that measures the television audience.

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