La Semiotica
Questa dispensa spiega in parole semplici cos'è la semiotica, ovvero l'arte di capire un testo

da | 10 Set 2006 | Comunicazione | 1 commento

La semiotica interpretativa di Umberto Eco

Indice

Il lettore modello di Eco

Umberto Eco distingue la semiotica in:

  • semiotica generale (filosofica);
  • semiotica applicata (metodologica-operativa).

La semiotica di Eco si rifà manifestamente a quella di Peirce, per il quale oltre il Segno è importante l’interpretante (non l’interprete), cioè un altro Segno che spiega il primo. E’ attraverso la successione dei segni che il mondo acquista significato ( semiosi illimitata ).
Per Segno s’intende qualsiasi “oggetto” interpretabile, per cui il Segno viene a coincidere con il Testo.
La semiosi illimitata funziona mediante la teoria dell’ enciclopedia di Eco: quando interpretiamo qualcosa attiviamo virtualmente tutta la nostra cultura inerente quel qualcosa.

Enciclopedia di Umberto Eco:

enciclopedia-eco

Quindi l’enciclopedia di Eco è un reticolo di testi, diversamente dalla teoria di Lotman, che parla di semiosfera di testi, ossia di un processo per il quale i testi entrano in relazione fra loro e si riorganizzano come essere viventi.

Semiosfera di Lotman:

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Per Eco il testo richiede la negoziazione e cooperazione tra autore e lettore:

modello-eco

I mondi possibili

Umberto Eco parla di Topic per indicare l’argomento di cui si parla, il quale è quindi una versione pragmatica dell’isotopia.
Infatti, per Eco non c’è un modello generativo del testo come quello di Greimas, ma una semantica liberale, che usa il linguaggio naturale per dare significato ai testi in fase di lettura/interpretazione.

I testi possono essere:

  • chiusi, cioè interpretabili in un solo modo, ma aperti all’uso personalizzato;
  • aperti, cioè suscettibili di più letture;

ed anche:

  • d’ uso, per i quali esiste un modo strumentale e personale di interpretare il testo;
  • d’ interpretazione, in cui c’è il rispetto del testo.

Inoltre, nel testo ci sono gli elementi s-necessari, ovvero strutturalmente necessari, che definiscono gli individui del testo senza contraddire le proprietà essenziali dei personaggi.

Il lettore nell’interpretazione del testo azzarda tanti sviluppi del racconto, corrispondenti a tanti mondi possibili, cioè accessibili.
Solo alla fine si saprà la “verità” del mondo finzionale, ma a volte neanche allora, come nei casi di:

  • fabule aperte (un esempio è il romanzo “Colorado Kid” di Stephen King);
  • mondi in contraddizione.

Riguardo i mondi più o meno accessibili, una distinzione di Eco è fra:

  • intenzione dell’autore;
  • intenzione del lettore;
  • intenzione dell’opera.

I limiti dell’interpretazione sono:

  • il senso letterale del testo;
  • il senso comune;
  • la coerenza del testo (che porta al rigetto delle ipotesi avventate).

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1 commento

  1. Oliviero

    hai costruito un’opera grazie

    Rispondi

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