I Documenti di Finanza pubblica
Indice
I documenti della programmazione di finanza pubblica
I documenti che fanno parte della programmazione di finanza pubblica sono i seguenti:
- Documento di Economia e Finanza (DEF);
- Nota di Aggiornamento del DEF (NADEF);
- Legge di Bilancio (che costituisce il fulcro della manovra d finanza pubblica);
- Legge di assestamento di Bilancio;
- Rendiconto Generale dello Stato (RGS, con cui si confronta la programmazione con i dati consuntivi);
- Documento Programmatico di Bilancio (DPB, stabilito dalle norme UE).
Si ritiene utile la seguente tabella con le date entro cui i diversi documenti vanno presentati dal Governo alle Camere per la loro approvazione (in ordine cronologico).
Documento di Finanza pubblica |
Presentazione alle Camere |
DEF |
10 aprile |
RGS |
30 giugno |
Legge di Assestamento del Bilancio |
30 giugno |
DPB |
15 ottobre |
NADEF |
27 settembre |
Legge di Bilancio |
20 ottobre |
Documento di Economia e Finanza (DEF)
Il DEF, insieme con il Bilancio dello Stato, è il più importante documento di programmazione nazionale, perché esprime le strategie economiche e finanziarie italiane per il triennio di riferimento.
Il MEF lo propone alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno ed è composte di 3 sezioni:
- Sezione I – Schema del Programma di Stabilità
In questa sezione sono descritti:- gli obiettivi di politica economica e il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica almeno per il triennio successivo e gli obiettivi articolati per i sotto settori del conto delle amministrazioni pubbliche;
- l’aggiornamento delle previsioni per l’anno in corso, evidenziando gli eventuali scostamenti rispetto al precedente Programma di stabilità;
- l’evoluzione economico-finanziaria internazionale, per l’anno in corso e per il periodo di riferimento;
- le previsioni macroeconomiche, per ciascun anno del periodo di riferimento, con evidenziazione dei contributi alla crescita dei diversi fattori, dell’evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e dell’andamento dei conti con l’estero;
- le previsioni per i principali aggregati del conto economico delle amministrazioni pubbliche;
- gli obiettivi programmatici, indicati per ciascun anno del periodo di riferimento, in rapporto al prodotto interno lordo e tenuto conto della manovra, per l’indebitamento netto, per il saldo di cassa, al netto e al lordo degli interessi e per il debito delle amministrazioni pubbliche.
- Sezione II – Analisi e tendenze della finanza pubblica
In questa sezione sono descritti:
- l’analisi del conto economico e del conto di cassa delle amministrazioni pubbliche nell’anno precedente e degli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi programmatici indicati nel DEF;
- le previsioni tendenziali, almeno per il triennio successivo, del saldo di cassa del settore statale e le indicazioni sulle correlate modalità di copertura;
- le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle previsioni dei conti dei principali settori di spesa, almeno per il triennio successivo;
- l’esposizione analitica dei criteri di formulazione delle previsioni tendenziali (in una nota metodologica, allegata alla seconda sezione del DEF).
- Sezione III – Programma Nazionale di Riforma
In questa sezione sono descritti:
- lo stato di avanzamento delle riforme avviate;
- gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività;
- le priorità del Paese e le principali riforme da attuare, i tempi previsti per la loro attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nella I sezione del DEF.
Al DEF sono allegati
- gli eventuali disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, ciascuno dei quali reca disposizioni omogenee per materia e concorre al raggiungimento degli obiettivi programmatici;
- la relazione di sintesi sugli interventi realizzati nelle aree sottoutilizzate, con particolare riguardo alla ricaduta occupazionale, alla coesione sociale e alla sostenibilità ambientale, nonché alla ripartizione territoriale degli interventi;
- il programma predisposto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e lo stato di avanzamento del medesimo programma relativo all’anno precedente;
- il documento del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con gli altri Ministri interessati, sullo stato di attuazione degli impegni per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e sui relativi indirizzi, in coerenza con gli obblighi internazionali assunti dall’Italia in sede europea e internazionale;
- il documento che espone, in relazione alla spesa del bilancio dello Stato, con riferimento agli ultimi dati di consuntivo disponibili, le risorse destinate alle singole regioni, distinte tra spese correnti e spese in conto capitale, con separata evidenza delle categorie economiche relative ai trasferimenti correnti e in conto capitale agli enti locali.
Il Programma di Stabilità (PS) ed il Programma Nazionale di Riforma (PNR) devono essere presentati dal Governo al Consiglio dell’UE ed alla Commissione Ue entro il 30 aprile di ogni anno.
Nota di Aggiornamento del documento di Economia e Finanza (NADEF)
Il MEF la propone alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno e indica l’aggiornamento:
- delle previsioni economiche e di finanza pubblica in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico, relativamente al primo e secondo trimestre dell’anno, rispetto a quelle utilizzate per il Def;
- dei contenuti del Programma di stabilità interno, con le relative sanzioni da applicare;
- degli obiettivi programmatici, in considerazione delle eventuali raccomandazioni approvate dal Consiglio dell’Unione europea sul Patto di stabilità, o la loro articolazione, anche sulla base delle intese raggiunte con la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica (previso invio dal Governo alla Conferenza e alle Camere delle linee guida per la ripartizione degli obiettivi);
- degli obiettivi di saldo netto da finanziare per il bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale.
Invero, gli obiettivi programmatici possono essere aggiornati anche in corso d’anno.
Infatti, la legge 39 del 2011 prevede che il Governo, per le medesime finalità previste per la NADEF, al verificarsi di eventi eccezionali oppure in caso di scostamenti rilevanti rispetto agli obiettivi, trasmetta una relazione al Parlamento con gli interventi correttivi che si prevede di adottare, indicando i motivi dell’aggiornamento o degli scostamenti.
La NADEF è accompagnata:
- dalle relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del Bilancio dello Stato e delle relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali;
- da un quadro riassuntivo di tutte le leggi di spesa a carattere pluriennale.
Documento Programmatico di Bilancio (DPB)
Il DPB deve essere presentato dal Governo alla Commissione Ue entro il 15 ottobre di ogni anno. Entro la stessa data deve essere presentato alle Camere.
Con il DPB viene illustrato all’Europa il bilancio pubblico italiano per l’anno successivo.
Questo documento:
- tiene conto delle revisioni dei dati di consuntivo apportate dall’ISTAT;
- spiega la motivazione di eventuali differenze rispetto alle stime del Programma di Stabilità dell’Italia presentato nel mese di aprile;
- illustra i provvedimenti della manovra di finanza pubblica proposta dal Governo per il conseguimento degli obiettivi programmatici;
- indica l’impatto sui conti pubblici e sulla crescita economica.
A seguito della presentazione del DPB, la Commissione europea, entro il 30 novembre, adotta e presenta all’Eurogruppo un parere sul DPB in cui è valutata la conformità dei programmi di bilancio alle raccomandazioni formulate nell’ambito del Semestre europeo, nonché la congruità della manovra rispetto agli obiettivi programmatici indicati dallo Stato membro.
Il parere, per ogni singolo paese e per l’area dell’euro nel suo complesso, è reso pubblico, assicurando così un’elevata trasparenza.
Nel caso in cui sia riscontrata un’inosservanza particolarmente grave degli obblighi assunti nel Patto di stabilità e crescita, la Commissione UE potrebbe chiedere al Paese di rivedere il proprio documento programmatico di bilancio, al fine di tenere conto delle osservazioni formulate dalla Commissione.
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