Contabilità di Stato
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da | 19 Apr 2025 | Diritto pubblico privato ed internazionale | 0 commenti

Rendiconto Generale dello Stato (RGS)

Il Rendiconto Generale dello Stato (RGS)

Prima di parla del documento principale della Contabilità di Stato, cioè del Bilancio previsionale, vediamo cos’è il RGS.

Il Rendiconto è il documento contabile in cui sono esposti i risultati consuntivi della gestione dell’anno finanziario.

Esiste uno stretto collegamento fra Bilancio previsionale e RGS, perché il primo evidenzia le operazioni che si prevede di fare nel futuro esercizio finanziario, mentre il secondo costituisce il controllo a posteriori di queste operazioni. Il RGS verifica quindi a fine anno la corrispondenza tra quanto si era previsto di spendere e di incassare con quelle che sono le grandezze effettive di entrate e spese a consuntivo.

Da qualche anno, in linea con la tendenza legislativa di rilevare anche le previsioni di natura economica delle operazioni pubbliche, nel RGS c’è anche, in allegato, un consuntivo con i risultati economici dell’esercizio chiuso al 31 dicembre precedente.

Inoltre, il RGS è ormai divenuto un documento prodotto in un formato esclusivamente digitale

Iter di formazione

È presentato dal Governo (più precisamente dal MEF) alle Camere entro il 30 giugno di ogni anno e si riferisce all’anno precedente, cioè all’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre. Affinché il MEF possa presentare alle Camere il RGS entro fine giugno, ciascun Ministero deve trasmettere il proprio specifico rendiconto (conto del bilancio e conto del patrimonio) al MEF entro fine maggio.

Prima della presentazione al Parlamento, il RGS deve essere valutato dalla Corte dei Conti, cui il Governo lo comunica entro fine maggio. Questa, in caso di esito positivo del controllo di corrispondenza fra il Bilancio previsionale ed il RGS, emette un parere detto di Parificazione.

Il controllo da parte della Corte dei Conti consiste nella verifica contabile ed economica-finanziaria del RGS con riferimento ai singoli stati di previsione del documento e la relativa relazione finale è trasmessa al Parlamento per le opportune valutazioni di ordine politico.

Infatti, la Corte dei Conti nella sua relazione finale indica:

  1. se ha ritenuto di apporre il suo visto “con riserva” ad alcuni atti compiuti ed i motivi di tale riserva;
  2. le sue osservazioni circa il grado con cui le amministrazioni hanno rispettato i limiti e le competenze assegnate loro con la legge di Bilancio;
  3. un giudizio sull’economicità e sull’efficienza con le quali l’Esecutivo ha impiegato le risorse pubbliche a disposizione;
  4. le modifiche e le riforme normative che essa ritiene opportune, alla luce dei risultati conseguiti e dei dati esaminati, allo scopo di efficientare l’organizzazione e l’azione amministrativa.

La legge parlamentare di approvazione del RGS ha natura prettamente formale.

Il RGS ha natura finanziaria e patrimoniale, perché evidenzia:

  1. la gestione finanziaria del bilancio, cioè le entrate acquisite e le spese effettuate;
  2. la gestione del patrimonio, cioè le modifiche che questo ha subito per effetto della gestione.

Per quanto detto il RGS adempie alle seguenti funzioni:

  1. politica, perché permette al Parlamento di verificare a posteriori l’operato del Governo esposto nel Bilancio previsionale e quindi se l’Organo amministrativo è rimasto nei limiti delle competenze ad esso attribuite dal Parlamento con l’approvazione del Bilancio previsionale;
  2. di controllo amministrativo, perché con il RGS è possibile capire se gli obiettivi che il Governo si era posto ed aveva comunicato son stati effettivamente raggiunti;
  3. di carattere giuridico, perché se l’azione amministrativa ha comportato dei danni il Governo o i singoli Ministri possono essere giudicati responsabili, con deferimento alla Corte di Conti.

Il contenuto del RGS

Come detto, il RGS si compone di due parti:

  1. il conto del bilancio, che illustra i risultati della gestione finanziaria rispetto alle previsioni, dando evidenza della gestione di competenza e di cassa, nonché dei residui di nuova formazione e della loro conclusione.
    Le tabelle riassuntive consentono di evidenziare i principali esiti della gestione stessa (a partire dai saldi rilevanti) e di raffrontarli con i corrispondenti valori del bilancio di previsione.
    Il conto del bilancio è strutturato in maniera analoga al bilancio di previsione, essendo diviso in stati di previsione (uno per le entrate, uno per ciascun ministero per le spese) e ripetendo la ripartizione funzionale delle voci di spesa in Missioni e Programmi.
    Ricordiamo che le Missioni rappresentano “le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica” e costituiscono una rappresentazione utile a rendere più trasparenti le grandi poste di allocazione della spesa. Le Missioni sono suddivise in Programmi, cioè aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, che sono utili per perseguire gli obiettivi ben definiti nell’ambito delle finalità istituzionali riconosciute al Dicastero competente;
    Poi, all’interno di ciascun Programma, si hanno le ulteriori ripartizioni per macro-aggregati, capitoli e piani gestionali.
    Ricordiamo che le Missioni rappresentano “le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti con la spesa pubblica” e costituiscono una rappresentazione utile a rendere più trasparenti le grandi poste di allocazione della spesa. Le Missioni sono suddivise in Programmi, aggregati omogenei di attività svolte all’interno di ogni singolo Ministero, per perseguire obiettivi ben definiti nell’ambito delle finalità istituzionali, riconosciute al Dicastero competente”;
  2. il conto generale del patrimonio, in cui sono descritte le variazioni intervenute nel patrimonio dello Stato e la situazione patrimoniale finale, raccordandole alla gestione del bilancio.
    Il conto del patrimonio è corredato del conto del dare e avere relativo al servizio di tesoreria.

Al Conto del bilancio, per ciascuno stato di previsione, è allegata una nota integrativa che espone i risultati raggiunti, il grado di realizzazione degli obiettivi di ogni programma e le risorse utilizzate, motivando gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni.
In maniera speculare rispetto alle previsioni, vengono allegate al Conto del bilancio le risultanze economiche di ogni amministrazione, riconciliate con i dati della gestione finanziaria.

Il RGS è accompagnato dai seguenti allegati:

  • il Rendiconto in breve, che riporta in sintesi le principali informazioni e risultati del bilancio dello Stato a consuntivo;
  • il Rendiconto economico, che illustra le risultanze economiche per ciascun Ministero.
    In analogia con il budget definito in fase di previsione, i costi sostenuti sono quantificati in base al principio di competenza economica, secondo tre diverse prospettive di rappresentazione:
    1) per Centro di costo;
    2) per Natura di costo
    3) per Missioni/Programmi.
    Il Rendiconto economico include il prospetto di riconciliazione, che collega le risultanze economiche con quelle della gestione finanziaria delle spese contenute nel conto del bilancio;
  • il cosiddetto Ecorendiconto, che illustra le risultanze delle spese ambientali delle amministrazioni centrali dello Stato, ovvero delle spese aventi per finalità la protezione dell’ambiente e l’uso e la gestione delle risorse naturali.

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