Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Operazioni di assestamento – Introduzione

Operazioni di assestamento – Introduzione

In questa lezione parliamo di registrazioni delle operazioni di assestamento, da fare a fine anno prima di compilare il Bilancio di esercizio.

Le scritture di assestamento sono fatte a fine anno in modo che il Bilancio tenga conto delle modifiche da esse apportate ad alcune voci contabili. Ciò per un motivo molto semplice: il saldo di alcuni conti necessita di un “aggiustamento” prima di poter essere considerato per la determinazione del risultato economico e del patrimonio dell’impresa (determinazione che rappresenta il fine ultimo del documento contabile di Bilancio).

L’aggiustamento di cui (molto poco tecnicamente) parliamo è nella maggior parte dei casi imposto dal fatto che i costi e ricavi devono andare in Bilancio solo se sono di competenza dell’anno cui si riferisce il bilancio. Questa regola fondamentale della contabilità e della partita doppia implica che i costi e ricavi a cavallo d’anno debbono essere distinti nella parte di competenza dell’anno sul quale stiamo lavorando (anno del Bilancio) ed in quella di competenza dell’anno successivo, la quale per ora non ci interessa (perché andrà nel Bilancio dell’anno successivo).

Tutte le scritture di assestamento hanno quindi la seguente finalità: considerare solo la parte di costi e di ricavi di competenza dell’anno di Bilancio e stornare dalla contabilità la parte di tali componenti economici che si riferisce invece, come competenza, all’anno successivo. Per tale motivo le scritture di assestamento riguardano quasi esclusivamente operazioni a cavallo di 2 o più esercizi.

Quanto detto, cioè il discorso della competenza di costi e ricavi, può essere rappresentato dalla seguente figura.

Per quanto detto precedentemente le registrazioni di assestamento sono normalmente distinte in:

  • operazioni di integrazione (perché aggiungono importi ai saldi contabili dell’anno di Bilancio)
  • operazioni di rettifica (perché tolgono importi ai saldi dell’anno di Bilancio, ad es. stornando dai costi o dai ricavi somme non di competenza)
  • operazioni di ammortamento (riguardano i beni pluriennali e servono a ripartire il costo storico di questi – iscritto nell’attivo patrimoniale tra le immobilizzazioni – negli anni di utilità presunta dei beni, quindi sempre in ottica di competenza)

Volendo fare un elenco di tutte le possibili scritture di assestamento (una curiosità: in nessun libro o sito web ho trovato un’analoga attività di elencazione), si potrebbero citare le seguenti:

  1. Maturazione degli interessi su conti correnti, crediti e strumenti finanziari
  2. Perdite su crediti inesigibili
  3. Ratei attivi e passivi
  4. Risconti attivi e passivi
  5. Accantonamenti per spese future
  6. Accantonamenti a fondi rischi
  7. Quantificazione delle imposte d’esercizio
  8. Accantonamento del TFR del personale dipendente
  9. Svalutazione crediti
  10. Contabilizzazione delle fatture da emettere e da ricevere
  11. Rilevazione di costi e ricavi anticipati
  12. Valutazione delle rimanenze finali di merci, materie prime e prodotti finiti
  13. Ammortamenti

 

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

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    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

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  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

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  3. chiara

    ben fatto!

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  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

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  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

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  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

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    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

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  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

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    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

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  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

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    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

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      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

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  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

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  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

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    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

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