Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Maturazione degli interessi

Maturazione degli interessi

Partiamo per la spiegazione delle registrazioni contabili di assestamento da quella che rileva la maturazione degli interessi, ad es. sui conti correnti bancari.

Distinguiamo innanzitutto tra la situazione in cui gli interessi sul deposito bancario sono a credito dell’impresa (voce di ricavo: interessi attivi) e quella in cui essi sono a debito della stessa (voce di costo: interessi passivi).

Precisiamo pure che, nel primo caso (interessi attivi), bisogna considerare la ritenuta che si paga allo Stato sui redditi finanziari (al momento stabilità al 26%), mentre nel secondo caso (interessi passivi), ovviamente tale ritenuta non è applicata, perché il reddito è negativo per l’impresa.

Ricordiamo anche che, a prescindere dagli interessi maturati, l’azienda paga quasi sempre alla banca le spese (o oneri) che questa reclama per i suoi servizi, le quali sono chiaramente un costo da rilevare – in genere a cadenza trimestrale – in contabilità.

Infine, è da tener presente che in caso di interessi passivi, a debito per l’impresa correntista, questi sono rilevati a fine anno ma, per legge, sono addebitati al 1° marzo dell’anno successivo. Ciò invece non avviene per gli interessi attivi, a credito dell’impresa correntista, che sono accreditati sul conto corrente bancario a fine anno, al netto della ritenuta fiscale ed eventualmente degli oneri bancari.

Ecco dunque la registrazione contabile di assestamento (più precisamente di integrazione) per il caso degli interessi attivi.

 

DARE

31/12/….

AVERE

Banca C/C attivo (SP/A)

220,00

Spese bancarie e bolli (CE/C)

150,00

Erario c/ritenute subite (SP/A)

130,00

a

Interessi attivi su C/C (CE/R)

500,00

Accreditati gli interessi sul C/C (al netto della ritenuta) e addebitate le spese bancarie

 

Queste invece sono le registrazioni contabili di assestamento (più precisamente di integrazione) per il caso degli interessi passivi, caratterizzate dal fatto che l’importo di tali interessi non è subito addebitato in conto dalla banca, la quale per farlo deve aspettare per legge il 1° marzo dell’anno successivo.

 

DARE

31/12/….

AVERE

Interessi passivi su C/C (CE/C)

500,00

Spese bancarie e bolli (CE/C)

150,00

a

Debiti v/banca per interessi (SP/P)

500,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

150,00

Liquidati gli interessi passivi verso la banca (che saranno addebitati il 1°/3) e addebitate le spese

DARE

1°/3/….

AVERE

Debiti v/banca per interessi (SP/P)

500,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

500,00

Addebitati sul C/C bancario gli interessi relativi all’anno precedente

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

    Rispondi
    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

      Rispondi
  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

    Rispondi
  3. chiara

    ben fatto!

    Rispondi
  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

    Rispondi
  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

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  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

    Rispondi
    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

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  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

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    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

      Rispondi
  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

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    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

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      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

        Rispondi
  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

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  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

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    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

      Rispondi

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