Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Imposte correnti, differite e anticipate

Operazioni di assestamento – Imposte correnti, differite e anticipate

Nel Conto Economico di Bilancio, alla voce “20. Imposte sul reddito d’esercizio, correnti, differite e anticipate”, confluiscono non solo le imposte di competenza dell’esercizio e quelle relative ad esercizi precedenti, ma anche le imposte differite ed anticipate.

Da qui la necessità di operare in contabilità una rappresentazione che distingua le imposte nel modo seguente:

  1. Imposte correnti
  2. Imposte relative ad esercizi precedenti
  3. Imposte differite
  4. Imposte anticipate

In questa lezione spiegheremo cosa sono e perché c’è la necessità di quantificare – per rispettare i principi contabili – le ultime due categorie: le imposte differite e le imposte anticipate.

 

Origine contabile delle Imposte differite e anticipate

Ricordiamo innanzitutto che le imposte che colpiscono le società di capitali sono sostanzialmente:

  1. l’IRES (Imposta sul Reddito delle Società)
  2. l’IRAP (Imposta sul Reddito delle Attività Produttive)

La necessità contabile di avere le voci Imposte differite ed Imposte anticipate nasce dal fatto che la normativa civilistica, che disciplina la formazione del bilancio, e la normativa fiscale, finalizzata invece al prelievo fiscale a carico dei contribuenti, comportano differenze di valutazione anche consistenti e quindi l’importo delle imposte in Bilancio può essere anche molto diverso da quello materialmente da versare, quantificato successivamente al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi.

In altre parole ci sono dei costi e dei ricavi che, concorrendo a formare l’imponibile fiscale in un anno diverso da quello di Bilancio, non vengono inclusi nel risultato civilistico, e viceversa. Pertanto il reddito civilistico è diverso da quello fiscale (maggiore o minore) e questa diversità genera delle differenze che possono essere:

  • differenze permanenti, la diversità è definitiva e quindi esse non hanno effetti sui successivi esercizi e non richiedono alcun aggiustamento contabile
  • differenze temporanee, comportano dei riassorbimenti futuri di costi e ricavi (cioè questi componenti economici formano il reddito fiscale di un anno d’imposta diverso da quello di Bilancio) e danno quindi luogo alle imposte differite e anticipate perché fiscalmente le relative imposte di competenza sono state corrisposte in esercizi precedenti o saranno versate in esercizi successivi

Quanto sopra illustrato può essere meglio chiarito dalle seguenti tabelle:

Dal risultato civilistico all’imponibile fiscale

Conto Economico

Ricavi

+

Costi

Risultato civilistico

Imposte di competenza
(
correnti, differite e anticipate)

Dichiarazione dei redditi

Costi indeducibili

+

Ricavi non imponibili

Reddito fiscale (imponibile)

Imposte effettive

 

Differenze permanenti e temporanee

Risultato civilistico

Reddito fiscale (imponibile)

Imposte di competenza

Imposte effettivamente versate

Differenze

Differenze permanenti
(
sono definitive, cioè non si riassorbono più)

Differenze temporanee
(
si riassorbono nei futuri esercizi)
– Fiscalità differita

Contabilmente non è da fare niente:
il
risultato civilistico che va in Bilancio è diverso dal risultato fiscale sul quale si calcolano le imposte effettive da versare

Imposte differite
Imposte anticipate

 

Significato e funzionamento delle Imposte differite e anticipate

A questo punto, per capire qual è il significato e come funzionano le Imposte differite e le Imposte anticipate, sono sufficienti le seguenti illustrazioni per immagini:

Distinzione pratica tra imposte differite e anticipate – sintesi delle operazioni contabili da fare

Risultato civilistico

>

Reddito imponibile fiscale

Risultato civilistico

<

Reddito imponibile fiscale

Imposte differite

Imposte anticipate

Imponibili negli esercizi successivi, e quindi:
di competenza dell’esercizio
– esigibili in futuro

Deducibili negli esercizi successivi, e quindi:
di competenza futura
– esigibili nell’esercizio

Vanno iscritte nella voce 20. del Conto Economico (“Imposte sul reddito”) e contabilizzato il corrispondente accantonamento al “Fondo per Imposte, anche differite” (voce B2. del passivo dello Stato Patrimoniale)

Vanno iscritte con segno negativo alla voce 20. del Conto Economico (quindi vanno tolte dalle “Imposte sul reddito”) e contabilizzate fra i Crediti dell’attivo dello Stato Patrimoniale (voce C II. 5-ter: “Imposte anticipate”)

Come giungere alla voce 20. del Conto Economico (Imposte sul reddito, correnti, differite e anticipate)

Quantificazione pratica della voce 20. del Conto Economico:
“Imposte sul reddito, correnti, differite ed anticipate”

a)

Imposte correnti

+

b)

Imposte di esercizi precedenti

+

c)

Imposte differite

+

Utilizzo fondo Imposte differite accantonato in precedenti esercizi

d)

Imposte anticipate

Utilizzo attività per imposte anticipate pregresse

+

 

Registrazioni contabili delle Imposte differite e anticipate

Ecco di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla registrazione contabile delle Imposte differite ed anticipate.

Ripartizione delle imposte

Imposte

Correnti

Differite

Anticipate

– di competenza dell’esercizio

– di competenza dell’esercizio

– di competenza futura

– esigibili nell’esercizio

– esigibili in futuro

– esigibili nell’esercizio

 

Registrazione delle Imposte sul reddito

31/12/2…

Imposte di esercizio (CE/C)

Diversi

1.000,00

Totale Dare

A

Debiti tributari (SP/P)

300,00

A

Erario c/acconti (SP/A)

500,00

1.000,00

A

Erario c/acconti per ritenute (SP/A)

200,00

Totale Avere

1.000,00

Rilevate le Imposte sul reddito d’esercizio (e storno degli acconti)

Registrazione delle Imposte differite

31/12/2…

Imposte differite (CE/C)

A

Fondo Imposte differite (SP/P)

450,00

Totale Dare

450,00

Totale Avere

450,00

Accantonamento al Fondo Imposte differite

Registrazione delle Imposte anticipate

31/12/2…

Imposte anticipate (SP/A)

A

Imposte anticipate (CE/C)

750,00

Totale Dare

750,00

Totale Avere

750,00

Rilevate le Imposte anticipate

 

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

    Rispondi
    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

      Rispondi
  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

    Rispondi
  3. chiara

    ben fatto!

    Rispondi
  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

    Rispondi
  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

    Rispondi
  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

    Rispondi
    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

      Rispondi
  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

    Rispondi
    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

      Rispondi
  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

    Rispondi
    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

      Rispondi
      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

        Rispondi
  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

    Rispondi
  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

    Rispondi
    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

      Rispondi

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