Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Operazioni di chiusura

Operazioni di chiusura

Dopo aver eseguito le operazioni di assestamento i conti sono pronti per essere chiusi.

Ciò avviene mediante le registrazioni contabili “di chiusura”. L’obiettivo di queste registrazioni è appunto la chiusura di tutti i conti, economici e finanziari, al fine di redigere il Bilancio di esercizio.

La redazione del Bilancio infatti non è altro che un “riporto” all’interno degli schemi formali del documento finale (Conto Economico e Stato Patrimoniale) delle voci e degli importi registrati nelle poche scritture di chiusura dei conti.

Ecco dunque le registrazioni contabili con le quali si chiudono tutti i conti.

Innanzitutto si chiudono i conti economici girando gli importi ad un conto transitorio (cioè che si apre e si chiude) denominato “Conto Economico”, che servirà poi come riferimento per il riporto delle voci nell’omonimo documento di Bilancio. In questo modo si determina anche il risultato economico d’esercizio, che può essere un utile o una perdita.

Iniziamo con la chiusura di tutti i costi, che chiaramente affinché si chiudano devono essere contabilizzati in avere per il loro saldo finale.

DARE

31/12/….

AVERE

Conto Economico

95.200.000,00

a

Acquisti (CE/C)

60.000.000,00

a

Sconti passivi (CE/C)

20.000,00

a

Interessi passivi (CE/C)

500.000,00

a

Stipendi (CE/C)

20.000.000,00

a

Ammortamenti (CE/C)

5.000.000,00

a

Fitti passivi (CE/C)

350.000,00

a

Svalutazione crediti (CE/C)

a

(tutti gli altri costi)

a

Chiusi tutti i costi a Conto Economico

Una volta chiusi i costi dobbiamo chiudere tutti i ricavi, contabilizzandoli allo scopo in dare per il loro saldo finale.

DARE

31/12/….

AVERE

Vendite (CE/R)

75.000.000,00

Fitti attivi (CE/R)

1.200.000,00

Interessi attivi (CE/R)

70.000,00

Plusvalenze (CE/R)

5.000.000,00

(tutti gli altri ricavi)

a

Conto Economico

98.700.000,00

Chiusi tutti i ricavi a Conto Economico

A questo punto il conto transitorio “Conto Economico” presenterà un saldo – dato dalla differenza tra ricavi e costi – che rappresenta il risultato economico di tutto l’esercizio e che potrà essere un “Utile d’esercizio” (se i ricavi sono maggiori dei costi) o una “Perdita d’esercizio (se si verifica l’incontrario: costi maggiori dei ricavi).

La contabilizzazione dell’Utile è la seguente e con questa registrazione si chiude il conto transitorio “Conto Economico”.

DARE

31/12/….

AVERE

Conto Economico

3.500.000,00

a

Utile di esercizio

3.500.000,00

Registrato l’utile conseguito nell’esercizio

Nel caso invece avessimo avuto una Perdita di esercizio, la scrittura sarebbe stata la seguente, sempre con la chiusura contestuale del “Conto Economico”.

DARE

31/12/….

AVERE

Perdita di esercizio

3.500.000,00

a

Conto Economico

3.500.000,00

Contabilizzata la perdita subita nell’esercizio

Una volta chiusi tutti i conti economici e determinato il risultato economico finale d’esercizio (utile o perdita), si chiudono tutti i conti finanziari girando gli importi ad un conto transitorio che possiamo chiamare “Bilancio di chiusura”.

Ad esempio possiamo iniziare con la chiusura di tutti conti finanziari attivi, che chiaramente affinché si chiudano devono essere contabilizzati in avere per il loro saldo finale.

DARE

31/12/….

AVERE

Bilancio di chiusura

99.000.000,00

a

Banca C/C (SP/A)

10.000.000,00

a

Cassa (SP/A)

20.000.000,00

a

Immobilizzazioni (SP/A)

30.000.000,00

a

Rimanenze di merci (SP/A)

20.000.000,00

a

Cambiali attive (SP/A)

5.000.000,00

a

Crediti v/ clienti (SP/A)

7.500.000,00

a

Ratei attivi (SP/A)

2.000.000,00

a

Risconti attivi (SP/A)

1.500.000,00

a

(tutte le altre attività)

a

Chiuse tutte le voci dell’attivo patrimoniale

Chiuse le attività, dobbiamo chiudere (in dare) tutte le passività ed i conti del patrimonio netto, ivi compresa la voce di utile o perdita d’esercizio appena determinata, conto che ci serve tecnicamente per pareggiare il dare con l’avere e poter eseguire registrazioni di pari importo tra le due sezioni (se c’è una perdita questa va contabilizzata con segno negativo, oppure va contabilizzata con segno positivo all’interno della precedente registrazione di chiusura delle attività).

DARE

31/12/….

AVERE

Debiti v/ fornitori (SP/P)

5.000.000,00

Muti passivi (SP/P)

2.000.000,00

Capitale Sociale (SP/N)

15.000.000,00

Utile di esercizio (SP/N)

3.500.000,00

Riserve di utili (SP/N)

20.000.000,00

TFR (SP/P)

10.000.000,00

Prestito obbligazionario (SP/P)

5.000.000,00

Debiti tributari (SP/P)

500.000,00

Ratei passivi (SP/P)

600.000,00

Risconti passivi (SP/P)

100.000,00

Fondi Rischi (SP/P)

1.000.000,00

(tutte la altre passività)

a

Bilancio di chiusura

99.000.000,00

Chiuse tutte le voci del passivo patrimoniale, capitale netto ed utile

I totali delle attività e passività chiuse con le due registrazioni precedenti devono essere uguali, cioè devono “quadrare” come si dice tecnicamente, oppure – il che è lo stesso – il conto transitorio bilancio di chiusura si deve chiudere. Altrimenti abbiamo fatto un errore di registrazione, che dobbiamo cercare e correggere.

Fatte le registrazioni contabili viste sopra, avremo chiuso definitivamente tutti i conti del piano contabile aziendale e terminato così l’esercizio.

Adesso possiamo redigere il Bilancio di esercizio riprendendo gli importi contabilizzati nelle scritture di chiusura. Del Bilancio annuale parleremo dopo la riapertura dei conti di cui ci occupiamo nella prossima lezione.

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

    Rispondi
    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

      Rispondi
  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

    Rispondi
  3. chiara

    ben fatto!

    Rispondi
  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

    Rispondi
  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

    Rispondi
  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

    Rispondi
    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

      Rispondi
  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

    Rispondi
    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

      Rispondi
  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

    Rispondi
    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

      Rispondi
      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

        Rispondi
  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

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  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

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    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

      Rispondi

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