Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Liquidazione dell’IVA

Operazioni di gestione – Liquidazione dell’IVA

L’Imposta sul Valore Aggiunto o più semplicemente IVA è un tributo che viene calcolato e versato dalle imprese, ma che di fatto è sostenuto dai consumatori finali che comprano beni e servizi.

Infatti per le imprese l’IVA non è mai un costo (tranne il caso in cui essa è indetraibile), ma solo una partita di giro. Le società sono obbligate di conseguenza ad incassare dai clienti l’imposta addebitandola in fattura, nonché a pagarla ai fornitori sugli acquisti. Tutto ciò per conto dello Stato.

Periodicamente poi, le imprese liquidano l’IVA (cioè la calcolano) come differenza tra l’IVA sulle vendite (a debito) e l’IVA sugli acquisti (a credito). La liquidazione può essere mensile o trimestrale a seconda del volume d’affari della società (il volume d’affari coincide sostanzialmente con il fatturato) e l’importo risultante dalla suddetta differenza è versato allo Stato.

Può accadere in un periodo di liquidazione che l’IVA sulle vendite sia minore di quella sugli acquisti. In questo caso l’importo è considerato a credito e come tale viene riportato al periodo successivo, al termine del quale si verserà l’IVA previa detrazione del credito IVA riveniente dalla precedente liquidazione.

Esiste anche un acconto annuale dell’IVA, da versare prima della liquidazione dell’ultimo periodo dell’anno.

Quanto sopra illustrato può essere riepilogato dalla seguente tabella esemplificativa:

 

Acquisti

Vendite

Prezzo al netto di Iva

Iva (22%)

Prezzo pagato

Prezzo al netto di Iva

Iva (22%)

Prezzo incassato

€ 300,00

€ 66,00

€ 366,00

€ 500,00

€ 110,00

€ 610,00

€ 400,00

€ 88,00

€ 488,00

€ 400,00

€ 88,00

€ 488,00

€ 250,00

€ 55,00

€ 305,00

€ 600,00

€ 132,00

€ 732,00

€ 950,00

€ 209,00

€ 1.159,00

€ 1.500,00

€ 330,00

€ 1.830,00

Iva da versare per il periodo:

€ 121,00

(= 330,00 – 209,00)

Vediamo adesso le registrazioni contabili relative ad un periodo di liquidazione in cui l’IVA risulta a debito.

 

DARE

data

AVERE

Iva a debito (SP/P)

10.000,00

a

Debiti tributari (SP/P)

10.000,00

Liquidata l’IVA sulle vendite a clienti

DARE

data

AVERE

Debiti tributari (SP/P)

7.000,00

a

Iva a credito (SP/A)

7.000,00

Liquidata l’IVA sugli acquisti da fornitori

DARE

data

AVERE

Debiti tributari (SP/P)

3.000,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

3.000,00

Versata l’IVA del periodo mediante addebito bancario

Vediamo ora invece le registrazioni contabili relative ad un periodo di liquidazione in cui l’IVA risulta a credito per l’impresa e quindi essa è riportata come tale alla liquidazione successiva, per la quale si ipotizza un debito IVA pari ad euro 6 mila.

 

DARE

data

AVERE

Iva a debito (SP/P)

10.000,00

a

Debiti tributari (SP/P)

10.000,00

Liquidata l’IVA sulle vendite a clienti

DARE

data

AVERE

Debiti tributari (SP/P)

12.000,00

a

Iva a credito (SP/A)

12.000,00

Liquidata l’IVA sugli acquisti da fornitori

DARE

data

AVERE

Credito IVA da compensare (SP/A)

2.000,00

a

Debiti tributari (SP/P)

2.000,00

Contabilizzata l’IVA a credito del periodo da utilizzare in detrazione per la liquidazione successiva

DARE

data

AVERE

Debiti tributari (SP/P)

6.000,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

4.000,00

a

Credito Iva da compensare (SP/A)

2.000,00

Versata l’IVA del periodo detratto il credito della liquidazione precedente

Infine, vediamo le scritture contabili di versamento dell’acconto IVA annuale a dicembre (€ 5.000) ed il successivo utilizzo di questo acconto a compensazione dell’IVA dovuta per la liquidazione dell’ultimo periodo annuale, per il quale si ipotizza un debito IVA pari ad euro 9 mila.

 

DARE

27/12/20..

AVERE

Acconto Iva annuale (SP/A)

5.000,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

5.000,00

Versato l’acconto Iva

DARE

15/1/20..

AVERE

Debiti tributari (SP/P)

9.000,00

a

Banca C/C attivo (SP/A)

4.000,00

a

Acconto Iva annuale (SP/A)

5.000,00

Versata l’Iva dell’ultimo periodo anno precedente previa detrazione dell’acconto di dicembre

 

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

    Rispondi
    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

      Rispondi
  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

    Rispondi
  3. chiara

    ben fatto!

    Rispondi
  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

    Rispondi
  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

    Rispondi
  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

    Rispondi
    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

      Rispondi
  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

    Rispondi
    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

      Rispondi
  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

    Rispondi
    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

      Rispondi
      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

        Rispondi
  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

    Rispondi
  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

    Rispondi
    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

      Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This