Corso breve di Contabilità – Economia aziendale
Guida facile e breve per capire la contabilità delle imprese

da | 11 Apr 2021 | Economia aziendale e Diritto commerciale | 16 commenti

Accensione e Rimborso di un finanziamento

Operazioni di gestione – Accensione e rimborso di un finanziamento

Tutte le imprese possono aver bisogno di un finanziamento per le loro esigenze produttive o commerciali.

Il finanziamento può essere a breve termine (e in questo caso la tecnica commerciale ci dice che esso dovrebbe finanziare il capitale circolante della società e non quello immobilizzato, ad esempio per sopperire a momenti di illiquidità aziendale), oppure a lunga scadenza (i prestiti a lungo termine dovrebbero invece finanziare le immobilizzazioni, ad esempio gli investimenti in impianti ed attrezzature).

Generalmente il finanziamento è contratto presso una banca, che assiste le imprese con prodotti creditizi specifici. Le principali forme di credito sono le seguenti:

  • Aperture di credito in C/C (in genere a breve termine)
  • Finanziamenti a rimborso unico (in genere a medio termine)
  • Mutui (in genere a lungo termine)
  • Anticipi e sconti (in genere a breve, per esigenze commerciali di liquidità)

In questa lezione e nelle successive vedremo le registrazioni contabili delle operazioni di finanziamento, delle quali spiegheremo le scritture da fare sia al momento della concessione del finanziamento (erogazione), sia quando esso viene rimborsato (in unica soluzione o mediante un piano di rimborso rateale).

Cominciamo con le registrazioni contabili di un finanziamento da rimborsare in unica soluzione (c.d. a rata unica finale), distinguendo il caso di un prestito con interessi anticipati da quello con interessi posticipati, calcolati quindi con le formule del montante.

Vediamo di seguito un esempio di anticipazione con rimborso unico finale ed interessi anticipati (forma tecnica di credito generalmente assistita da garanzia reale).

 

DARE

data

AVERE

Banca c/c attivo (SP/A)

9.450,00

Interessi passivi (CE/C)

500,00

Oneri bancari (CE/C)

50,00

a

Finanziamenti v/banche (SP/P)

10.000,00

Acceso finanziamento a breve con rimborso in unica soluzione a scadenza mediante anticipo

Registrate spese (euro 50,00) per erogazione credito

DARE

data

AVERE

Finanziamenti v/banche (SP/P)

10.000,00

a

Banca c/c attivo (SP/A)

10.000,00

Rimborsato finanziamento a breve con saldo unico alla scadenza

Vediamo invece ora lo stesso tipo di finanziamento ma con interessi posticipati.

 

DARE

data

AVERE

Banca c/c attivo (SP/A)

9.950,00

Oneri bancari (CE/C)

50,00

a

Finanziamenti v/banche (SP/P)

10.000,00

Acceso finanziamento a breve con rimborso ad interessi posticipati in unica soluzione a scadenza

Registrate spese (euro 50,00) per erogazione credito

DARE

data

AVERE

Finanziamenti v/banche (SP/P)

10.000,00

Interessi passivi (CE/C)

500,00

a

Banca c/c attivo (SP/A)

10.500,00

Rimborsato finanziamento con rata unica finale comprensiva degli interessi posticipati

Riguardo il credito concesso direttamente sul conto corrente bancario mediante la forma dell’apertura di credito in C/C, non c’è molto da mostrare, perché le scritture sono quelle tipiche di qualsiasi prelevamento o addebito (per i pagamenti aziendali) e di qualsiasi versamento o accredito (per gli incassi).

L’unica particolarità da segnalare è che, in virtù della possibilità concessa dalla banca alla società di prelevare più di quanto depositato ma entro i limiti del fido accordato, il conto corrente bancario può passare da conto finanziario attivo a conto finanziario passivo (per effetto del saldo dare, essendo venuto meno il saldo avere caratteristico dei depositi bancari). Ciò impone contabilmente di registrare, nei casi in cui si presume che il saldo passivo permanga per tempi consistenti, la chiusura del conto corrente bancario accesso come “C/C bancario attivo” (attività finanziaria) e, contestualmente, l’apertura del conto finanziario passivo “C/C bancario passivo” (che è una passività o debito finanziario).

Quanto sopra se non altro per avere informazione del fatto che sul conto corrente bancario è presente una disponibilità di fido (un’apertura di credito) e registrare più facilmente il saldo del medesimo, imputandolo – a seconda dei casi – tra le attività liquide (dare) o le passività correnti (avere).

Ecco la registrazione contabile da fare quando si utilizza permanentemente il fido di conto corrente e si “trasforma” quindi il conto corrente bancario attivo in una passività.

 

DARE

data

AVERE

Banca c/c attivo (SP/A)

1.500,00

a

Banca c/c passivo (SP/P)

1.500,00

Registrato utilizzo dell’apertura di credito in C/C (passaggio a debito del C/C bancario)

Nel caso dell’accensione di un mutuo (per finalità di investimento a medio/lungo termine), le registrazioni da fare sono le seguenti, con le quali si contabilizzano l’accredito dell’importo mutuato (con le spese di istruttoria) ed il pagamento di una delle rate che compongono il piano di rimborso (o di ammortamento) del debito. Il pagamento di ogni rata implica in contabilità sia la riduzione del debito, sia il pagamento degli interessi (otre alla registrazione delle spese di pagamento rata). Ciò in quanto ciascuna rata è composta in parte dal capitale preso a prestito ed in parte dagli interessi maturati sul debito residuo.

 

DARE

data

AVERE

Banca c/c attivo (SP/A)

49.200,00

Oneri bancari (CE/C)

800,00

a

Mutui passivi (SP/P)

50.000,00

Acceso mutuo bancario a 5 anni con registrazione delle spese sostenute per l’istruttoria

DARE

data

AVERE

Mutui passivi (SP/P)

150,00

Interessi passivi (CE/C)

450,00

Oneri bancari (CE/C)

1,50

a

Banca c/c attivo (SP/A)

601,50

Pagata rata del mutuo bancario comprensiva di interessi e capitale; registrate spese (€ 1,50) pag. rata

Quando la rata pagata è a cavallo di 2 esercizi, essa richiede il calcolo di un rateo passivo (se le rate di mutuo sono pagate in via posticipata). Dei ratei e risconti parleremo nelle successive lezioni sulle scritture di assestamento.

Nella prossima lezione spiegheremo le operazioni di finanziamento incardinate su documenti commerciali, come ad es. cambiali e fatture, che sono per definizione prestiti a breve termine, finalizzati per lo più a creare liquidità.

 

16 Commenti

  1. DANIELA

    chiedo registrazione preammortamento finanziamento covid

    Rispondi
    • Steve Round

      Stessa registrazione del pagamento di una rata di mutuo, ma senza la voce patrimoniale in dare di rimborso del capitale, perché sono pagati i soli interessi.

      Rispondi
  2. EMANUELA

    Grazie per le spiegazioni! Non mi è chiara la registrazione dell’Iva, tutto il resto ottimo.

    Rispondi
  3. chiara

    ben fatto!

    Rispondi
  4. Rosella Bardi

    Dispensa utilissima per la contabilità, gradirei restare informata. Grazie mille, siete di grande aiuto, nei nostri momenti di BUIOOOOO

    Rispondi
  5. Fortunato Polidoro

    Spiegazioni abbastanza esaustive su argomenti difficili…grazie.

    Rispondi
  6. miriam

    chiedo scusa, sono alle prime armi, ma nell’esempio la cassa non è citata. Quindi sarà banca sia per il pagamento con assegno che con bonifico o sbaglio?

    Rispondi
    • Steve Round

      Corretto. Peraltro i pagamenti per cassa ormai si possono fare solo per importi inferiori ai duemila euro.

      Rispondi
  7. Camillo

    ma le ritenute fiscali sugli interessi non le consideriamo?

    Rispondi
    • Steve Round

      Alla pagina della maturazione degli interessi, le ritenute sono regolarmente presenti.

      Rispondi
  8. Anonimo

    Sito molto valido sia dal punto di vista teorico ma soprattutto pratico con esercizi.
    L’unica considerazione è che, negli esempi, il valore delle scritture in dare risulta scritto nella parte destra (come se fosse in avere anche se la parte descrittiva della scrittura è scritta a sinistra) come se tutte le scritture fossero in avere.
    Bisogna modificare l’adattamento di questi valori nelle tabelle.
    Salve

    Rispondi
    • Steve Round

      Gli importi li metto tutti spostati a destra perché nei vecchi registri contabili cartacei la colonna con gli importi stava tutta a destra, mentre in dare e avere ci andavano solo i nomi dei conti. In ogni caso non esistono formalismi e si può fare come si vuole.

      Rispondi
      • Anonimo

        Ok
        Comunque sito molto chiaro e pratico

        Rispondi
  9. Giovanni

    Dispensa davvero utile sulla contabilità spiegata in maniera semplice e concisa e con numerosi schemi esemplificativi che forniscono anche un’idea dal punto di vista pratico, rendendo il tutto facilmente fruibile e accessibile per chiunque. Da appassionato in materia non posso che consigliare l’articolo, ma in generale l’intero sito.

    Rispondi
  10. Bruno

    L’esempio non parla di un esborso di cassa di 600 euro.
    Lo sconto di 100 parrebbe forfettario e non legato a singole operazioni, ma come detto, al raggiungimento di una certa quota di spesa… per cui ipotizzare un ulteriore sconto per l’IVA potrebbe essere discutibile. Occorrerebbe allora l’emissione di una nota di di accredito.

    Rispondi
    • Steve Round

      Certo che serve l’emissione di una nota di credito.

      Rispondi

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