I laureati hanno (per fortuna) un’opportunità in più per accelerare i tempi della pensione: possono infatti riscattare la loro Laurea, ovvero possono chiedere all’Inps (pagando) di anticipare la fatidica data di pensionamento di un periodo pari al numero di anni del corso di Laurea.
Gli anni del corso di Laurea sono quelli ordinari. Non valgono quindi gli anni fuori corso, resisi necessari per il conseguimento della Laurea.
Ad esempio se il corso di Laurea aveva una durata di 4 anni e l’età “normale” che dovremmo avere per il pensionamento fosse di 68 anni, con il riscatto della Laurea si potrebbe anticipare la pensione ed uscire dal mondo del lavoro a 64 anni.
Il riscatto della Laurea però ha un costo e ciò offusca non poco questo indubbio beneficio.
Tuttavia, prima di vedere come si calcola il costo di riscatto, elenchiamo i requisiti da possedere per poter riscattare la Laurea ed anticipare la pensione.
I requisiti per il riscatto della Laurea sono i seguenti:
- innanzitutto bisogna avere la Laurea (non basta aver frequentato o sostenuto esami)
- è necessario anche aver versato dei contributi (almeno uno) nella stessa forma pensionistica alla quale si vogliono riscattare gli anni di Laurea
- gli anni da riscattare non debbono essere coperti da contribuzione, neanche figurativa, in nessuna forma pensionistica, e ciò significa in poche parole che non bisogna aver lavorato negli anni del corso di Laurea (questo è forse il requisito più stringente)
Le condizioni appena elencate possono invece mancare ai soggetti “inoccupati” che, grazie ad una innovazione legislativa, possono anch’essi riscattare la Laurea, nonostante non siano mai stati iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza e non abbiano mai svolto un’attività lavorativa. Per queste persone ci sono norme specifiche, riguardanti anche l’onere da sostenere per il riscatto.
Tornando al costo, diciamo subito che la formula di calcolo che presenteremo vale solo per il riscatto dei periodi di Laurea che vanno dal 1996 in poi, perché per quelli antecedenti al 31.12.1995 vige un conteggio particolare che chiama in causa la riserva matematica ed altre variabili (come ad es. l’età ed il sesso del lavoratore) le quali rendono il calcolo estremamente difficile (talmente difficile che l’Inps neanche prova a spiegarlo o a fare esempi).
Pertanto, quando il periodo di Laurea da riscattare è successivo al 31.12.1995, la formula per calcolare quanto si deve versare all’Inps per anticipare la data di pensionamento è questa:
retribuzione ultimo anno |
X |
33%* |
X |
n. anni corso di Laurea |
(*) 33% è in realtà una semplificazione, perché la formula corretta richiederebbe “l’aliquota contributiva in vigore alla data di presentazione della domanda di riscatto”, la quale, per la generalità dei lavoratori, è appunto del 33%.
Ad esempio se la retribuzione degli ultimi 12 mesi è stata di euro 26.000, con un corso di Laurea di 4 anni, allora il costo del riscatto sarà pari ad euro 34.320 (cioè: 26.000 x 33% = 8.580 x 4 = 34.320).
Per concludere è importante sottolineare la possibilità di pagare il costo del riscatto, non solo in unica soluzione, ma anche in 120 rate mensili senza l’applicazione di interessi per la rateizzazione. Rimane ferma ovviamente la facoltà del lavoratore di chiedere un diverso piano di pagamento del debito verso l’Inps con un numero di rate inferiore, ma sempre senza interessi.
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