Non tutte le forme di finanziamento bancario sono uguali. I prestiti destinati ai “consumatori” godono infatti di particolari garanzie, sia prima della conclusione del contratto, sia durante lo svolgimento del rapporto contrattuale.
Queste garanzie a favore del debitore consumatore riguardano ad es. una maggiore informazione sulle condizioni del contratto e sulle loro eventuali modifiche, nonché la possibilità di esercitare specifici diritti come quelli di accesso ai dati, di scelta del canale di comunicazione – digitale o cartaceo – con il quale ricevere le comunicazioni dalla Banca e il diritto di recedere dal contratto entro 14 giorni dal suo perfezionamento o in qualsiasi momento se esso è a tempo indeterminato.
Ma come si individua di preciso il credito ai consumatori e quali sono in pratica le forme tipiche di questo peculiare finanziamento?
Diciamo subito che la caratteristica principale del credito ai consumatori è il fatto che il debitore chiede un prestito per esigenze private e personali (ad es. per l’acquisto di beni necessari a lui o alla sua famiglia), estranee quindi a finalità relative all’impresa o alla professione eventualmente esercitata.
Oltre però al suddetto, ovvio, requisito, il credito ai consumatori deve avere anche i seguenti elementi:
- l’importo deve essere superiore a 200 e inferiore a 75.000 euro
- deve essere previsto il pagamento di interessi o di altri costi (i finanziamenti gratuiti non sono credito ai consumatori)
- l’esigenza di spesa non deve riguardare l’acquisto di terreni o di immobili (neanche in costruzione)
- non ci deve essere la garanzia ipotecaria su beni immobili per i finanziamenti di durata superiore a 5 anni
Inoltre, a completamento del quadro, si ricorda che i semplici sconfinamenti di conto corrente non sono mai considerati credito ai consumatori.
Quando i requisiti sopra elencati sono rispettati, ci troviamo di fronte ad un credito erogato a consumatori con tutte le tutele cui accennavamo: in sostanza maggiori diritti di informazione, di accesso ai dati e di recesso.
In conclusione vediamo quali sono, in pratica, le forme di finanziamento che sono utilizzate come credito ai consumatori:
- aperture di credito in conto corrente
- prestiti non finalizzati (cioè non legati ad una particolare esigenza e quindi utilizzabili liberamente dal debitore, ma sempre per fini personali e non imprenditoriali, né professionali), in genere erogati nella forma tecnica del mutuo con rimborso rateale, tra i quali rientra anche la cessione del quinto dello stipendio o della pensione
- carte di credito revolving, che sono particolari carte il cui uso come mezzo di pagamento presso l’esercente, per l’acquisto di beni e servizi, innesta automaticamente una forma di finanziamento rateale
- prestiti finalizzati o “credito collegato”, quando la concessione del prestito è così strettamente legata all’acquisto di un bene che il contratto contiene espressamente la descrizione dettagliata di questo, con l’indicazione del suo prezzo, ed il mancato acquisto di tale specifico bene fa addirittura venir meno il finanziamento concesso
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