Corte Costituzionale
Un breve articolo sulle funzioni della Corte Costituzionale

da | 22 Feb 2005 | Diritto pubblico privato ed internazionale | 0 commenti

La Corte Costituzione è un organo dello Stato che si compone di 15 giudici.

Essi sono nominati:

  • 5 dal Presidente della Repubblica
  • 5 dal Parlamento
  • 5 dalle supreme Magistrature Ordinarie e Amministrative

Le sono attribuite quattro importantissime funzioni:

  1. Giudica sulla legittimità costituzionale, cioè sul rispetto della Costituzione, delle Leggi e degli atti aventi forza di legge (per es. i decreti legislativi).In sostanza è attribuito alla Corte Costituzionale il potere di decidere quando una disposizione contenuta in una Legge è contraria a qualcuna delle norme costituzionali.
  2. Dirime i conflitti d’attribuzione tra
    – poteri dello Stato;
    – Stato e Regioni;
    – Regioni.
    Decide a chi spetta la competenza quando entrano in conflitto i poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario). Un esempio passato di un conflitto del genere fu quello che vide di fronte la Commissione parlamentare antimafia e la Magistratura e che riguardava la competenza sulle indagini per alcuni fatti mafiosi.
    Inoltre la Corte Costituzionale giudica anche sui conflitti di competenza tra le Regioni italiane e tra lo Stato e le Regioni. Questi ultimi in particolare sono numerosi, perché spesso e volentieri le Regioni (che ricordiamo hanno il potere legislativo su alcune materie) emettono Leggi che travalicano i limiti fissati alla loro potestà legislativa, andando quindi a scontrarsi con l’ordinaria legislazione parlamentare.
  3. Valuta le accuse promosse contro il Presidente della Repubblica e contro i Ministri (compreso ovviamente il Presidente del Consiglio).Data l’importanza delle figure messe in discussione, la Costituzione ha inteso affidare alla Corte Costituzionale, per la sua importante funzione super partes, la valutazione della gravità e veridicità delle accuse.
  4. Ammette o meno i referendum abrogativi di legge ordinaria. Il referendum, che è un istituto cosiddetto di democrazia diretta, perché permette alla popolazione di partecipare alla funzione legislativa, è ammesso ufficialmente solo dopo la disamina della Corte Costituzionale. Questa valutazione della Corte mira a riconoscere o non riconoscere la possibilità di procedere all’abrogazione di una Legge in vigore, attraverso la votazione elettorale da parte di tutti i cittadini aventi diritto.

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