Il sistema tributario italiano
L’ attuale struttura del sistema tributario italiano deriva dalla radicale riforma del 1971; in quanto dopo l’ultima guerra il sistema comprendeva molti tributi scoordinati che non erano più adatti alla situazione economico-sociale.
Il sistema doveva anche essere riveduto perché doveva attenersi ai principi della Costituzione ed adeguarsi alle disposizioni della Comunità Europea.
La riforma fu attuata tramite decreti legislativi emanati dal Governo su delega del Parlamento, e presupponeva i seguenti obiettivi:
- Adeguamento alla capacità contributiva.
- Semplificare il sistema riducendo il numero delle imposte.
- Combattere l’evasione.
Anche questa riforma aveva dei difetti, perché molti dei tributi eliminati furono mantenuti, le leggi tributarie continuarono ad essere poco chiare, la cattiva organizzazione degli uffici finanziari non riuscì a garantire una corretta applicazione dei tributi e il tasso di evasione rimase quindi alto.
Agli inizi degli anni ’90 la pressione di un nuovo sistema tributario derivava dalle condizioni economiche del paese, sempre più industrializzato, e per il rinnovamento delle istituzioni pubbliche.
Questi due fattori hanno fatto sì che si arrivasse al vigente sistema tributario.
Si basa sostanzialmente su:
- TASSE = sono tributi previsti per quei beni divisibili.
- CONTRIBUTI = è un prelevamento coattivo di ricchezza al quale sono assoggettate determinate persone che si avvantaggiano particolarmente di un’opera o di un servizio pubblico.
- IMPOSTE = è un prelievo coattivo di ricchezza per quei beni indivisibili.
Secondo l’art. 53 della Costituzione, << tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva >>.
Il presupposto dell’imposta è che si verifichi l’atto o il fatto che produce l’imposizione.
Gli elementi dell’imposta sono:
- Soggetto attivo è la P. A.
- Soggetto passivo è il soggetto su cui grava l’imposta.
- Oggetto è la ricchezza su cui si applica l’imposta può anche essere chiamata base imponibile.
- Aliquota è la percentuale di prelievo che si applica all’oggetto.
Esistono vari tipi di imposte tra cui:
- imposte dirette e indirette
- Sono indirette quelle imposte che colpiscono le manifestazioni di ricchezza quando questa viene consumata o trasferita.
- Sono dirette quelle imposte che colpiscono direttamente la capacità contributiva.
- imposte proporzionali, progressive, regressive
- imposte generali e speciali
- imposte reali e personali
IRPEF
L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche è un’ imposta diretta ed è stata istituita con il d. p. r. n. 597 ed è compresa nel TUIR.
I caratteri dell’ IRPEF sono:
- personale perché si adegua alla capacità contributiva del soggetto e alla sua situazione sociale;
- generale perché è rivolta a tutti i soggetti che hanno capacità contributiva;
- progressiva assoggetta aliquote più elevate se maggiore è il suo ammontare.
Il presupposto è il possesso di redditi.
I soggetti passivi possono essere:
- persone fisiche residenti in Italia, aventi reddito;
- persone fisiche non residenti in Italia, ma che producono redditi nel territorio.
L ‘oggetto è il reddito.
Per determinare la somma dovuta:
- determinazione dei redditi
- deduzione degli oneri
- deduzione degli oneri familiari (art. 10 TUIR)
Base imponibile
- base imponibile
- applicazione dell’aliquota
Imposta lorda
- imposta lorda
- detrazione per oneri
Imposta netta
- imposta netta
- detrazione dei crediti d’imposta degli anni precedenti
- scomputo degli acconti versati
Per l’ applicazione delle imposte sul reddito vige il sistema dell’autotassazione, basata sulla dichiarazione del contribuente. Questa dichiarazione deve essere annuale e contenere tutti i dati per determinare l’imponibile seguendo specifici modelli ed è soggetta al controllo degli uffici tributari.
L’attuale sistema dichiarativo si deve al ministro Visco e prevede:
- Modello Unico : presentato dai titolari di P.I. , da persone fisiche, società di persone e di capitali.
- 730 : presentato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati.
- Un caso particolare è il CUD presentato dai datori di lavoro per i soli redditi di lavoro dipendente.
- 770 : per i sostituti d’imposta.
La dichiarazione può essere consegnata ad una qualsiasi banca oppure ad un qualsiasi ufficio delle Poste Italiane.
L’automatizzazione dei servizi permette al contribuente di inviare via internet la propria dichiarazione solo se è un commercialista, avvocato, ragioniere o consulente del lavoro.
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