Imposta sul reddito (IRE)
Una dispensa con lo schema per calcolare l'imposta sul reddito (IRE) per il periodo in cui era vigente

da | 31 Gen 2005 | Diritto tributario e scienza delle finanze | 0 commenti

Vediamo con un semplice schema come si calcola l’imposta sul reddito (IRE), erede della vecchia e cara Irpef.

Il 2005 sarà ricordato nella storia del sistema fiscale italiano come l’anno di addio all’Irpef (Imposta sul Reddito delle PErsone Fisiche), l’imposta diretta più conosciuta e temuta dai contribuenti. Al suo posto adesso c’è l’IRE (Imposta sul REddito), che presenta, rispetto all’Irpef, le seguenti novità:

  • 3 sole aliquote, ripartite in tre scaglioni di reddito (ma, solo per l’anno 2005, sono previste 4 aliquote)
  • scomparsa delle detrazioni d’imposta per dipendenti, pensionati, imprenditori e lavoratori autonomi
  • sostituzione delle detrazioni per carichi di famiglia (moglie, figli ed altri parenti conviventi) con una nuova deduzione chiamata della “family area”
  • conferma della deduzione già applicata detta “no tax area”
  • conferma ed ampliamento dell’importante “clausola di salvaguardia”
  • conseguente riduzione del carico fiscale per ogni contribuente (si paga di meno!)

L’IRE, che è l’imposta fondamentale del nostro sistema tributario, è personale, diretta, progressiva e colpisce il reddito. Queste caratteristiche sono tutte ereditate dall’Irpef ed hanno questo significato:

  • Personale. In quanto tassa i singoli contribuenti (persone fisiche) tenendo conto delle loro condizioni e situazioni particolari. In pratica questa condizione è operata attraverso la previsione di una serie di deduzioni (=diminuzioni dell’imponibile sul quale si applicano le aliquote) e di detrazioni (=diminuzioni dell’imposta da pagare).
  • Diretta. Perché colpisce la ricchezza (il reddito) nel momento della sua formazione e non nel momento in cui si trasferisce da un soggetto ad un altro, come le imposte indirette (IVA, registro, etc…).
  • Progressiva. Perché grava di più sui ricchi (=coloro che hanno più reddito imponibile) che sui poveri (=contribuenti con reddito meno elevato). Infatti, la previsione di aliquote crescenti con il reddito fa sì che l’imposta da pagare cresca più che proporzionalmente al crescere dell’imponibile. Più tecnicamente parleremo di “progressività a scaglioni di reddito”, dato che le aliquote aumentano in corrispondenza di classi di reddito sempre più alte.
  • Sul reddito. In quanto l’IRE ha per oggetto il reddito prodotto dal contribuente e non il suo patrimonio. Dovendo definire il reddito possiamo dire che esso è, semplificando per esigenze espositive, l’incremento annuale del patrimonio.

Ricordiamo inoltre che l’imposta sul reddito (IRE) si calcola su una ricchezza monetaria che è data dal “reddito complessivo” (al netto delle deduzioni) prodotto dal contribuente/persona fisica nel corso dell’anno di riferimento. Il reddito complessivo è a sua volta la somma delle seguenti componenti:

  1. Redditi fondiari, derivanti da case e terreni.
  2. Redditi di lavoro dipendente, derivanti dai salari e stipendi percepiti.
  3. Redditi d’impresa, derivanti dai profitti conseguiti nell’esercizio d’imprese commerciali. Nel caso di società il reddito d’impresa è detto reddito “da partecipazione”.
  4. Redditi di lavoro autonomo, conseguenti all’esercizio della libera professione e quindi di arti e mestieri intellettuali.
  5. Redditi di capitale, conseguenti ai dividendi ed interessi percepiti dai titoli di credito o per la partecipazione in società di capitali.
  6. Redditi diversi. Sono tutti gli altri redditi percepiti nell’anno diversi da quelli dei punti precedenti.

Nelle future dichiarazioni dei redditi (dall’Unico 2006), riferite agli anni d’imposta 2005 e seguenti, sarà pertanto necessario operare dei calcoli nuovi ed in gran parte diversi, rispetto a quelli cui eravamo finora abituati, per giungere alla quantificazione dell’imposta netta da versare. Ma già da ora dobbiamo tener conto, in alcuni casi, delle modifiche, come ad esempio per il calcolo della nuova imposta in busta paga.

Passiamo quindi a vedere schematicamente come si arriva alla determinazione dell’imposta sul reddito (IRE) da pagare.

Operazioni da compiere
Indicazioni operative, formule e parametri
Si sommano tutti i redditi Reddito complessivo(lordo) Categorie di reddito

  • fondiari
  • di lavoro dipendente
  • d’impresa
  • di lavoro autonomo
  • di capitale
  • diversi
Si tolgono le spese deducibili menooneri deducibili (compresa la deduzione per la prima casa e le sue pertinenze) gli oneri deducibili sono quelli indicati nel TUIR (Testo Unico Imposte Redditi) principali oneri deducibili

  • rendita prima casa + pertinenze
  • contributi previdenziali e assistenziali
  • erogazioni liberali a istituti religiosi
  • assegno periodico al coniuge separato
  • previdenza complementare
Si toglie la“no tax area menono tax area
no tax area

26.000 + deduzione teorica + oneri deducibili – reddito complessivo

_____________________________________________________

26.000

se dalla formula si ottiene:

  • un valore uguale o maggiore di 1, spetta l’intera deduzione teorica
  • un valore uguale a zero o negativo, non spetta alcuna deduzione per la no tax area
  • un valore compreso tra zero e 1, la deduzione spetta in proporzione ed è quindi pari alla deduzione teorica moltiplicata per il valore ottenuto, considerato con i primi quattro decimali (p. es. 0, 3427)
deduzione teorica = € 3.000 + (eventualmente) uno dei seguenti importi:

  1. € 4.500 per i lavoratori dipendenti (da rapportare al periodo di lavoro nell’anno)
  2. € 4.000 per i pensionati (da rapportare al periodo di pensione nell’anno)
  3. € 1.500 per gli imprenditori e lavoratori autonomi
Si toglie la deduzione per la “family area” menodeduzione per familiari a carico (family area)
family area

78.000 + deduz. family area + oneri deducibili – reddito complessivo

_____________________________________________________

78.000

se dalla formula si ottiene:

  • un valore uguale o maggiore di 1, spetta l’intera deduzione family area
  • un valore uguale a zero o negativo, non spetta alcuna deduzione per family area
  • un valore compreso tra zero e 1, la deduzione spetta in proporzione ed è quindi pari alla deduzione per family area moltiplicata per il valore ottenuto, considerato con i primi quattro decimali (p. es. 0, 3427)
deduzione family area (solo per familiari a carico) =

  1. coniuge, € 3.200
  2. figlio con più di 3 anni e non disabile, € 2.900
  3. figlio con meno di 3 anni, € 3.450
  4. figlio disabile, € 3.700
  5. primo figlio quando l’altro genitore manca, € 3.200
  6. altri familiari, € 2.900

(i suddetti importi spettano per i soli familiari a carico, sono da ripartire in proporzione all’effettivo onere sostenuto da ciascun contribuente e vanno eventualmente rapportati ai mesi dell’anno in cui i familiari sono stati a carico)

+ spese sostenute per assistenza personale (propria e dei familiari a

carico) in caso di non autosufficienza, per un max di € 1.820

Si arriva al reddito da assoggettare a tassazione ugualeReddito imponibile
Si applicano le aliquote percentuali a ciascun scaglione di reddito Aliquote fiscali

Scaglioni e aliquote

scaglione
aliquota
1.
fino € 26.000
23%
2.
da € 26.000 a € 33.500
33%
3.
da € 33.500 a € 100.000
39%
4.
oltre € 100.000 (solo per il 2005)
43%

Calcolo veloce dell’imposta

scaglione
correttivo
1. fino € 26.000
zero
2. da € 26.000 a € 33.500
2.600
3. da € 33.500 a € 100.000
4.610
4. oltre € 100.000 (solo per il 2005)
8.610

per calcolare facilmente l’imposta è sufficiente applicare al reddito l’aliquota del corrispondente scaglione e sottrarre dal risultato ottenuto il correttivo indicato a fianco dello stesso scaglione

Si arriva così all’importa lorda ugualeImposta lorda
Si tolgono dall’imposta lorda le spese detraibili (il 19%) meno19 % delle detrazioni per oneri e spese gli oneri detraibili sono quelli indicati nel TUIR (Testo Unico Imposte Redditi) principali oneri e spese detraibili

  • spese sanitarie
  • interessi passivi su mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa
  • premi per assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni
  • spese d’istruzione
  • spese funebri
  • erogazioni liberali alle Onlus
Si arriva finalmente all’imposta netta da pagare ugualeImposta netta Applicazione della clausola di salvaguardiaIl contribuente può pagare di meno dell’imposta netta.E’ infatti possibile pagare la minore delle seguenti imposte nette:

  1. quella calcolata con le attuali aliquote e deduzioni
  2. quella calcolata con le aliquote e detrazioni in vigore fino al 2002
  3. quella calcolata con le aliquote e detrazioni in vigore nel 2003/2004

Occorre quindi procedere al calcolo dell’imposta anche con le vecchie normative, le cui aliquote si riportano, per opportunità, nei riquadri sottostanti.

Aliquote 2002

scaglioni (euro)
aliquota
fino a 10.329,14
18
da 10.329,15 a 15.493,71
24
da 15.493,72 a 30.987,41
32
da 30.987,42 a 69.721,68
39
oltre 69.721,68
45

Aliquote 2003/2004

scaglioni (euro)
aliquota
fino a 15.000
23
da 15.000 a 29.000
29
da 29.000 a 32.600
31
da 32.600 a 70.000
39
oltre 70.000
45

Per avere un’idea di quanto cambierà la tassazione del reddito con l’introduzione delle nuove aliquote e delle nuove deduzioni, ho elaborato un file Excel che calcola l’imposta netta da versare annualmente, così come stabilito dalle regole dell’ IRE, l’imposta sul reddito che ha sostituito, dal 2005, la vecchia Irpef.

Ogni cura è stata messa nella preparazione del programma, tuttavia ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità per eventuali danni che il suo utilizzo potrebbe arrecare.

In fin dei conti non siamo informatici.


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