Quando un’impresa compra (o costruisce) un’immobilizzazione tecnica, è obbligata a distribuirne il costo in più anni mediante il procedimento detto dell’ammortamento.
Vogliamo in questo articolo descrivere, nel modo più semplice possibile, i vari tipi di ammortamento ed il loro metodo di calcolo, cosicché tutti riescano a capire bene questa particolare operazione contabile.
Diciamo subito per evitare equivoci che esistono 2 fondamentali tipologie di ammortamento:
- l’ammortamento contabile (o civilistico), che serve per la contabilità ed il bilancio ed è obbligatorio per legge
- l’ammortamento fiscale, che serve, dopo aver calcolato il precedente, per la corretta compilazione della dichiarazione dei redditi dell’impresa (quindi per fini esclusivamente tributari)
L’ammortamento contabile
L’ammortamento contabile è obbligatorio per legge e non può prescindersi da esso: per cui chi calcola da subito l’ammortamento fiscale sbaglia, e di parecchio!
Esso va calcolato ed applicato in sede di formazione del bilancio e comunque (per le imprese prive del bilancio, come le società di persone) al momento delle registrazioni contabili relative all’immobile acquistato o prodotto.
La formula per conoscere la quota annuale dell’ammortamento contabile è molto semplice: basta dividere il costo del bene strumentale per il numero di anni della sua residua possibilità di utilizzo
costo dell’immobilizzazione / numero di anni della sua presunta residua possibilità di utilizzo
Per esempio un’incudine, comprata ad euro 1.000 e per la quale stimiamo un periodo di utilizzo di 20 anni, avrà una quota costante di ammortamento annuo pari a:
1.000 / 20 = 50 euro
L’ammortamento fiscale
L’ammortamento fiscale entra in gioco dopo aver calcolato quello contabile e in particolare al momento della dichiarazione dei redditi dell’impresa.
E’ a questo punto che, tralasciando completamente i calcoli dell’ammortamento contabile, si determina e si applica, appunto in dichiarazione, l’ammortamento fiscale.
L’ammortamento fiscale consegue alla moltiplicazione del costo dell’immobilizzazione per un coefficiente percentuale indicato in un’apposita tabella dell’Agenzia delle entrate, nella quale i coefficienti variano a seconda del bene e del settore economico di utilizzo.
Per esempio, la stessa incudine di prima, comprata sempre a 1.000 euro e per la quale il coefficiente ministeriale d’ammortamento è 15%, avrà quota costante di ammortamento annuo pari a:
1.000 x 15% = 150 euro
Come si vede l’ammortamento fiscale è in genere più alto di quello contabile e la differenza rappresenta per l’impresa un maggior costo deducibile ai fini fiscali, il che ci fa di conseguenza risparmiare imposte, in quanto la tassazione opera su un imponibile più basso.
A completare le informazioni sull’ammortamento fiscale rimangono da dire solo alcune precisazioni:
- il primo anno di vita utile del bene (cioè nell’anno in cui esso entra in funzione) la quota d’ammortamento è calcolata a metà del valore derivante dal calcolo anzidetto
- se il costo del bene non è superiore ad euro 516,46 (ex un milione di lire), allora è possibile fiscalmente dedurre l’intero importo del costo del bene, ovvero l’ammortamento fiscale opera al primo anno per il 100%
- è possibile applicare, anziché l’ammortamento fiscale appena visto, chiamato “ordinario”, un ammortamento fiscale detto “ridotto”, perché consiste nell’applicare percentuali di ammortamento inferiori a quelle previste nella tabella ministeriale, ma comunque entro il limite minimo fissato dall’ammortamento contabile. Attenzione: non vale il contrario, cioè non è possibile alzare la quota annuale d’ammortamento fiscale, ma solo abbassarla fino alla quota d’ammortamento contabile
- quanto abbiamo detto finora riguarda solo le immobilizzazioni tecniche materiali, perchè per quelle immateriali e finanziarie valgolo regole completamente diverse.
Abbiamo anche sviluppato un programma didattico per far capire gli ammortamenti, potete scaricarlo liberamente (e gratuitamente) da questo link.
Inserite nelle celle bianche (le uniche non bloccate) 4 soli dati:
- il costo di acquisto del bene
- il numero di anni di presunto utilizzo
- il coefficiente ministeriale di ammortamento
- l’anno dal quale parte l’ammortamento
Il software da noi predisposto ha esclusivamente fini didattici e quindi non usatelo per scopi pratici: ci esoneriamo infatti da ogni responsabilità per eventuali danni che potrebbero derivare dal suo utilizzo.
In conclusione, per rendere ancora più comprensibili i vari tipi di ammortamento, ecco la tabella con le quote annuali relative all’esempio sopra riportato (ricavabile dal software fornito): bene acquistato per euro 1.000 con una vita presunta di utilizzo di 20 anni ed un coefficiente fiscale pari al 15%, del quale si calcola anche l’ammortamento fiscale ridotto (alla sua misura annuale più bassa e quindi al periodo d’ammortamento più lungo).
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