Leggiamo e sentiamo spesso parlare di manovre pubbliche o di interventi di politica economica da parte del governo. Sappiamo che queste politiche producono delle conseguenze sul nostro sistema economico e sono ideate e poste in essere proprio allo scopo di raggiungere i grandi obiettivi di sistema: crescita del Pil, ovvero del reddito nazionale, diminuzione della disoccupazione e contenimento dell’inflazione (crescita dei prezzi).
Ma nello specifico, cioè da un punto di vista strettamente numerico, come influiscono le decisioni di politica economica sulle importanti variabili del sistema economico? Per esempio un intervento di politica fiscale come modifica le principali grandezze economiche del paese?
Un aumento della spesa pubblica aumenta il reddito nazionale (Pil) o lo diminuisce? E di quanto?
La riduzione delle tasse che colpiscono i redditi degli italiani che effetto produce? E un’iniezione di liquidità monetaria nel sistema bancario, ad opera delle autorità pubbliche, a quali scenari conduce?
Sono tutte domande che possono trovare una risposta grazie al modello economico liberamente scaricabile in questa pagina. Ci si può quindi divertire a cambiare i valori del modello legati agli strumenti di politica economica: spesa pubblica (G), aliquota fiscale (t) e quantità di moneta offerta (M). Ciò allo scopo di analizzare le conseguenze che le modifiche hanno sul:
- Pil nazionale
- livello generale dei prezzi (P) e quindi sull’inflazione
- disavanzo del bilancio pubblico
Il modello è costruito sulla base della nota teoria IS-LM, ampiamente studiata ed utilizzata nei corsi di economia politica. Il grafico IS-LM ha il vantaggio di trovare il reddito di un paese ponendo in equilibrio simultaneamente il mercato dei beni e quello della moneta.
Dall’uguaglianza dei valori di equilibrio dei due mercati si ricava un’equazione conosciuta come domanda aggregata. E’ proprio tale retta della domanda aggregata la prima indicazione fornita dal modello economico, insieme al punto su di essa espressivo del Pil nazionale di equilibrio.
Inoltre, mediante l’inserimento del tasso di disoccupazione del sistema, il modello mostra anche il livello di produzione nazionale corrispondente al reddito di pieno impiego, evidenziando quindi il gap di Pil da colmare per raggiungere la piena occupazione delle risorse.
Variando le variabili di politica economica (G, t e M) è anche possibile elaborare una nuova domanda aggregata ed un nuovo punto di equilibrio sulla stessa, rappresentativi della nuova situazione economica così come modificatasi per effetto dell’intervento pubblico nel sistema.
Ricordiamo che la politica economica si concretizza sostanzialmente in due importanti strumenti a disposizione del governo:
- la politica fiscale, con la quale si cerca di raggiungere gli obiettivi di reddito, di inflazione e di disavanzo programmati attraverso modifiche dell’aliquota fiscale sui redditi (t) e/o del livello di spesa pubblica (G)
- la politica monetaria, con la quale si cerca di realizzare soprattutto il contenimento dei prezzi e quindi dell’inflazione variando la quantità di moneta offerta (M)
Scendendo nel dettaglio, l’equazione IS-LM utilizzata per il modello economico è questa:
Y* = a + e + g + G + [(M/P)(d + n)]/h
1 – b(1 – t) + m + (d + n)(k/h)
dove
a livello dei consumi autonomo, cioè indipendente dal reddito
b propensione al consumo rispetto al reddito
t aliquota fiscale sui redditi (in altre parole è il livello della pressione fiscale)
e livello di investimento autonomo, cioè indipendente dal tasso di interesse
d propensione agli investimenti rispetto al tasso di interesse
g livello delle esportazioni nette (export – import) autonomo
m propensione alle esportazioni nette rispetto al reddito
n propensione alle esportazioni nette rispetto al tasso di interesse
k propensione a detenere moneta rispetto al reddito
h propensione a detenere moneta rispetto al tasso di interesse
G ammontare della spesa pubblica dello Stato (in miliardi di euro)
M offerta di moneta da parte delle autorità monetarie (in miliardi di euro)
P livello generale dei prezzi (da non inserire perché calcolato automaticamente dal modello)
Y* reddito di equilibrio (o Pil, calcolato anch’esso automaticamente)
Inoltre servirà, ai fini del funzionamento del modello, l’inserimento dei seguenti dati:
td tasso di disoccupazione del sistema
i tasso di interesse generale (p.es. quello dei BOT a 1 anno oppure il tasso BCE)
Nel modello matematico i precedenti dati numerici sono già inseriti, ma si possono liberamente cambiare in modo da configurare una diversa domanda aggregata di partenza.
I valori proposti sono in parte tratti dalle informazioni ufficiali di fonte ISTAT ed in parte scopiazzati dai vari libri di testo di economia politica. Hanno però il pregio di fornire un reddito (Pil) di equilibrio coincidente con quello attuale (inizio anno 2008) del nostro paese.
I suddetti parametri vanno inseriti nel primo foglio di lavoro del file excel, quello denominato “Dati economici e finanziari” (di colore azzurro).
Le celle di inserimento sono quelle di colore azzurro.
Si otterranno così i valori dei prezzi (P), del reddito di equilibrio (Y*) e del disavanzo pubblico (D).
Nello stesso foglio vanno anche inserite, se si vuole, le variazioni ad uno o più dei valori influenzanti la politica economica (G, t e M) per determinare una seconda retta di domanda aggregata, espressiva del nuovo scenario economico di sistema.
Anche in questo caso i dati sono già proposti, ma possono essere cambiati a piacimento.
I valori inseriti (ma modificabili) evidenziano quella che sembra essere la recente politica economica del governo Berlusconi: giù le spese pubbliche (G) e contenimento/riduzione delle imposte (t). Per la moneta (M) si è adottata la regola di politica monetaria della BCE (Banca Centrale Europea), per la quale l’offerta di liquidità deve aumentare di circa il 3/4% all’anno.
Una volta inseriti i dati è possibile vedere il grafico dello scenario economico di sistema andando al foglio di lavoro excel denominato “Grafico Domanda aggregata” (di colore rosso).
L’andamento del disavanzo pubblico conseguente le scelte di politica fiscale sono mostrate nel terzo foglio di lavoro del file excel: “Dinamica disavanzo pubblico (di colore verde).
Ricordiamo che le celle di inserimento sono quelle di colore azzurro.
Si raccomanda di non procedere a grosse variazioni dei parametri indicati (sia di sistema che riferiti alla politica economica) per non rendere inservibili i grafici. D’altro canto le variazioni apportate devono essere di entità verosimile e fintanto che tale circostanza viene rispettata il grafico dovrebbe rimanere “leggibile”.
Come sempre dichiariamo che abbiamo messo il nostro massimo impegno nella creazione del modello offerto gratuitamente a tutti i navigatori, tuttavia il suo fine resta pur sempre didattico e pertanto ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità per gli eventuali danni derivanti dal suo uso.
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