Nell’ambito degli interventi pubblici volti a superare la crisi economica ce n’è uno poco conosciuto, che invece potrebbe rivelarsi fondamentale per il riassorbimento della disoccupazione in Italia.
Si tratta dell’agevolazione sul versamento dei contributi previdenziali prevista per i datori di lavoro che assumono donne nel loro organico.
Stabilisce infatti l’art. 4, co. 11, della Riforma del lavoro Fornero che il datore di lavoro (impresa o professionista) può contare su uno sgravio dei contributi da versare, nella misura del 50%, qualora proceda all’assunzione di personale femminile.
E’ però necessario che il personale femminile da assumere si trovi in particolari condizioni, come specificato nella tabella sotto riportata.
Questa interessante agevolazione parte dal primo gennaio 2013.
Requisiti e modalità della facilitazione in questione sono riassunti nella seguente tabella:
Agevolazione contributiva per chi assume donne |
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Requisiti |
La lavoratrice deve trovarsi in una di queste condizioni:
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Specificazione dei requisiti |
Se l’assenza di un impiego dura da almeno 6 mesi |
La donna lavoratrice deve risiedere in una Regione ammissibile ai finanziamenti dell’UE |
Se l’assenza di un impiego dura da almeno 24 mesi |
Non rileva la residenza della donna da assumere |
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Nel caso di donna con più di 50 anni e disoccupata da almeno 12 mesi |
Si veda il ns. articolo in altra pagina del sito |
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Agevolazione |
Se l’assunzione è a tempo determinato (full time o part time, anche con contratto di somministrazione) |
Riduzione del 50% dei contributi da versare per un periodo di 12 mesi |
Se l’assunzione è a tempo determinato, ma poi la lavoratrice passa a tempo indeterminato |
Riduzione del 50% dei contributi da versare per i 18 mesi successivi alla data di assunzione riferita al primo contratto |
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Se l’assunzione è subito a tempo indeterminato |
Riduzione del 50% dei contributi da versare per i 18 mesi successivi alla data di assunzione |
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