Manuale del lavoro
Tutto quello che c'è da sapere sui diritti e i doveri dei lavoratori

da | 12 Feb 2013 | Fare impresa, Lavoratori dipendenti | 1 commento

Periodo di prova

Il datore di lavoro può prevedere nel contratto di lavoro un periodo di prova per il nuovo assunto.

Questo periodo di prova è utilizzabile nei contratti:

a)      a tempo indeterminato

b)      a tempo determinato

c)      di apprendistato

d)      di inserimento

e)      di somministrazione

In qualsiasi momento del periodo di prova entrambe le parti (lavoratore e datore di lavoro) hanno diritto di interrompere il rapporto lavorativo in corso, senza necessità di rispettare la giusta causa ed i termini di preavviso.

Il periodo di prova deve risultare da atto scritto, redatto prima dell’inizio del rapporto e sottoscritto dal lavoratore all’atto dell’assunzione.

 

La durata del periodo di prova è definita dai contratti collettivi, nel rispetto del limite generale massimo di 6 mesi previsto dalla legislazione nazionale.

I contratti collettivi stabiliscono anche la retribuzione spettante ai lavoratori in prova e le altre disposizioni (non economiche) da applicare.

Il lavoratore può ricorrere contro il licenziamento avvenuto durante il periodo di prova quando:

a)      è fondato su motivi illeciti

b)      non è stata data al lavoratore la possibilità di dimostrare le proprie capacità

c)      la prova ha avuto esito positivo (ma spetta al lavoratore l’onere di dimostrarlo)

1 commento

  1. Vittoria

    buona sera,volevo porre una domanda,i giorni di riposo vengono calcolati come ferie durante il periodo delle stesse?

    Rispondi

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