Contratto di inserimento
Indice
Aggiornamento:
“Riforma del lavoro Monti” di luglio 2012
Il contratto di inserimento è abrogato a far data dal 1° gennaio 2013. Non cambia niente per i contratti in corso a quella data.
E’ finalizzato all’inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro di certe categorie svantaggiate, attraverso la realizzazione di un progetto personale di adattamento delle competenze professionali del lavoratore ad un determinato contesto lavorativo.
Il progetto individuale di inserimento o di reinserimento, la cui esistenza è condizione essenziale per l’assunzione con questo tipo di contratto, è redatto con il consenso del lavoratore secondo modalità definite dalla contrattazione collettiva.
Sempre i contratti collettivi prevedono anche un minimo di ore di formazione teorica che il lavoratore deve effettuare, le quali vanno registrate nel libretto formativo.
Incentivi e contribuzione
Sono previste particolari agevolazioni contributive per alcuni lavoratori a seconda delle loro condizioni personali e dell’ubicazione geografica dell’impresa, nonché per il caso di contratto di reinserimento.
La regola generale stabilisce una riduzione del 25% delle aliquote contributive, valevole per tutti i lavoratori beneficiari del contratto di inserimento così come elencati nella tabella successiva, ad esclusione dei giovani con età compresa tra i 18 ed i 29 anni.
Inoltre, i lavoratori inseriti con questo contratto sono generalmente esclusi dal computo dei limiti numerici stabiliti, in alcuni casi, dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro.
Lavoratori beneficiari e datori di lavoro stipulanti
Vediamo quali sono i lavoratori che possono essere assunti con il contratto di inserimento e quali sono i soggetti che possono assumerli.
Tipologie di datori di lavoro |
Lavoratori beneficiari |
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Condizione di assunzione |
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Gli Enti stipulanti possono assumere soggetti con il contratto di inserimento a condizione che abbiano mantenuto in servizio (cioè che abbiano trasformato il rapporto di lavoro in contratto a tempo indeterminato) almeno il 60% dei lavoratori il cui contratto di inserimento sia scaduto nei 18 mesi precedenti (escludendo dal calcolo una franchigia di 4 contratti non trasformati), con esclusione dei lavoratori che: |
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Disciplina del contratto di inserimento: principali diritti e doveri
E’ prevista la forma scritta del contratto, il quale deve avere una durata non inferiore a 9 mesi e non superiore a 18 mesi.
Tuttavia in caso di lavoratori con un grave handicap fisico, mentale o psichico la durata massima può arrivare fino ai 3 anni.
Il contratto di inserimento non è rinnovabile.
Le eventuali proroghe non possono comunque far arrivare il periodo complessivo di lavoro prestato a superare i 18 mesi.
Gli assunti con questo tipo di contratto possono essere inquadrati ad un livello inferiore rispetto a quello della categoria che prevede la qualifica al cui conseguimento è appunto indirizzato il progetto di inserimento, ma il sottoinquadramento non può scendere al di sotto di 2 livelli.
buona sera,volevo porre una domanda,i giorni di riposo vengono calcolati come ferie durante il periodo delle stesse?