Filosofia contemporanea 3
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Nel periodo a cavallo tra XIX e XX secolo (quindi tra fine ‘800 ed inizio ‘900), le diverse specializzazioni che ormai contraddistinguono la ricerca scientifica si “ribaltano” parallelamente nel pensiero filosofico.
Le varie filosofie di questi anni sono infatti molto diverse tra loro e difficilmente si riesce a trovare un denominatore comune che permetta, in qualche modo, di caratterizzare uniformemente il contesto storico cui le stesse si riferiscono.
La diversificazione della filosofia in tante filosofie è stata sicuramente un’avversa reazione dei pensatori del tempo al positivismo dilagante,che esalta l’indagine scientifica e la considera l’unica via per giungere alla verità ed alla valida conoscenza della realtà.
I filosofi sono contrari a questa visione della metodologia scientifica come strada maestra del sapere e mettono di conseguenza in evidenza la (secondo loro) malriposta fiducia illimitata nella scienza quale strumento di sviluppo e miglioramento della vita umana.
Mettono pure in dubbio l’impostazione positivistica secondo la quale le verifiche e dimostrazioni ordinariamente applicabili alle scienze della natura possano trovare corretta e parallela applicazione anche alle scienze dell’uomo ed in particolare alla prospettiva storica dell’uomo, cioè ad una visione dell’uomo nell’ambito degli studi storici particolarmente vivace nelle analisi degli studiosi di questa epoca. In realtà, dicono i filosofi, lo studio dell’uomo e della sua storia richiede un modello diverso da quello scientifico.
Sostanzialmente nella filosofia contemporanea è messo in discussione il principio filosofico, acquisito dalla tradizione, in base al quale le vicende umane e di conseguenza la storia sono frutto della “ragione”, della pura (e astratta) attività di pensiero.
L’uomo ora è invece visto dai filosofi nella sua interezza: non solo la “ragione” o l’ “intelletto” quindi, ma la “molteplicità” di tutte le forze dell’essere umano sono oggetto di speculazione filosofica, dando luogo così alle varie correnti, diversamente interpretate dai pensatori, dette delle filosofie della vita.
Dunque, per studiare l’uomo e le sue vicende, occorrono metodi e strumenti specifici. Se non altro perché, a differenza delle scienze della natura, quando si studia lo spirito umano esiste un “filtro” tra soggetto conoscente ed oggetto da conoscere: questo “filtro” è rappresentato dal linguaggio.
Non per niente tutto il ‘900 è pervaso, ed ancora fino ad oggi, da consistenti studi – che si possono far iniziare da Peirce – sulla linguistica prima e sulla comunicazione e semiotica poi, la quale ultima altro non è che lo studio e l’interpretazione dei segni (oggi si usa dire dei “testi”), al fine di comprendere il meccanismo fondamentale della comunicazione, in cui tra mittente e destinatario del messaggio è posto l’importante ruolo del soggetto interpretante.
Si può affermare, con quasi completa certezza, che l’unico carattere in comune delle tantissime correnti filosofiche del Novecento sia rappresentato dall’esaltazione degli aspetti comunicativi e di linguaggio del terreno filosofico. Esaltazione che quindi contraddistingue, almeno come atteggiamento dei pensatori, il modello della filosofia novecentesca e che di fatto è tutt’ora in corso, nelle sue diverse declinazioni.
Pertanto è la comunicazione l’atteggiamento filosofico che caratterizza il Novecento e, forse, questo inizio di secolo (e di millennio), tant’è che si è parlato di una “rivoluzione linguistica” da parte dei filosofi contemporanei.
Per il resto, ripetiamo, la filosofia del ‘900 è frastagliatissima in tante correnti e “specializzazioni”, un cui sintetico e non certo esaustivo elenco è posto alla fine di questa lezione.
Prima però accenniamo a quella che è stata considerata la grande distinzione delle filosofie del Novecento, ma che in sostanza è una bipartizione geografica degli studi filosofici:
- la filosofia analitica, del mondo anglosassone
- la filosofia continentale, attribuita ai rimanenti Paesi del continente europeo
Una distinzione da utilizzare quindi per mera comodità, ma con l’importante precisazione che, mentre la filosofia analitica tipica dei Paesi anglosassoni è una vera corrente filosofica, uniformemente teorizzata dai suoi esponenti, quella continentale è un coacervo disomogeneo di numerose correnti filosofiche. La filosofia continentale è pertanto l’insieme residuale, spesso anche incongruo, di tutte le correnti filosofiche diverse dalla filosofia analitica o comunque non riconducibili ad essa.
Peraltro questa distinzione, prettamente geografica, tra filosofia analitica e continentale ha i suoi riflessi anche sugli aspetti linguistici e comunicativi di cui parlavamo.
Mentre infatti la filosofia analitica, caratterizzata da un concetto “oggettivo” di verità e dall’utilizzo degli strumenti della logica, analizza il linguaggio, con il rigore dettato dalla logica filosofica, per singoli “parti” ed inventando all’occorrenza i termini “pseudoscientifici” del linguaggio stesso, la filosofia continentale – la quale dichiara che non esistono i fatti ma solo le interpretazioni – analizza il linguaggio considerandone tutto il testo, senza limiti predefiniti (tanto è vero che una delle critiche degli “analitici” ai “continentali” è la trattazione di fenomeni non linguistici come se fossero linguistici), arrivando così, secondo gli “analitici”, ad una “verità” non oggettiva, cioè non verificabile.
In conclusione, per farvi capire quanto sia “specializzata” l’attuale filosofia, riportiamo di seguito una carrellata delle principali correnti – non solo filosofiche – del periodo storico di cui stiamo trattando (il contemporaneo, ovvero l’Ottocento, il Novecento e gli anni Duemila sino ad oggi).
Si tratta di una corposa sequenza di scuole (che terminano quasi tutte con …ismo), con cui mettiamo fine alla nostra Filosofia per principianti, sperando che vi sia piaciuta.
Consequenzialismo |
Neopositivismo |
Cosmismo |
Neoscolastica |
Costruttivismo |
Neostoicismo |
Decostruttivismo |
Nominalismo |
Decostruzionismo |
Noncognitivismo teologico |
Empiriocriticismo |
Nuovo realismo o neorealismo |
Empirismo costruttivo |
Oggettivismo |
Ermeneuticismo |
Olismo |
Esistenzialismo |
Personalismo |
Espressionismo |
Pessimismo |
Evoluzionismo |
Pluralismo |
Fatalismo |
Positivismo |
Filosofia analitica |
Postmaterialismo |
Filosofia continentale |
Postmodernismo |
Filosofia fenomenologica |
Pragmatismo |
Funzionalismo |
Primitivismo |
Hegelismo |
Razionalismo critico |
Idealismo |
Realismo |
Irrazionalismo |
Realismo critico |
Marxismo |
Scientismo |
Materialismo storico |
Semiotica |
Modernismo |
Spiritualismo |
Negazionismo |
Storicismo |
Neohegelismo |
Strutturalismo |
Neoidealismo |
Surrealismo |
Neoilluminismo |
Umanismo |
Neokantismo |
Utilitarismo |
Neopitagorismo |
Vitalismo |
Salve,
potrei inserire questo argomento nel mio blog, ovviamente riportando il nome dell’autore e il vostro sito?
Il titolo del blog è
https://diversamentegiovanisempreprotagonisti.blogspot.com/
Grazie in anticipo.
Autorizzato. Mi raccomando con il link al sito Studiamo.it Grazie
Efficace per chi si accosta alla materia!
Verrà pubblicato anche la parte sulla filosofia del ‘900 e contemporanea?
Prossimamente su questi schermi.
Per me che non mi sono mai accostata alla filosofia è stata una spiegazione illuminante e chiarissima. Complimenti e grazie per aver salvato una neo-studentessa!