Flat tax incrementale
Cos’è e come funziona la nuova flat tax incrementale

da | 14 Nov 2022 | Diritto tributario e scienza delle finanze | 0 commenti

Diciamo subito che il termine “flat tax” si può tradurre in “tassa piatta” e questa locuzione sta a indicare un metodo di tassazione caratterizzato dall’applicazione della stessa aliquota a redditi di importo diverso, anziché utilizzare aliquote crescenti all’aumentare del reddito.

Si tratta quindi di una grossa semplificazione, ma anche di un metodo che avvantaggia – per definizione – i redditi più alti. Inoltre, va contro il dettato costituzionale, che impone un sistema tributario improntato a criteri di progressività, come nel caso dei criteri adottati per l’Irpef.

Adesso questo sistema di tassazione della flat tax sarà applicato anche al reddito incrementale, cioè al maggior reddito (d’impresa o di lavoro autonomo) rispetto ai redditi realizzati negli anni precedenti.

La nuova tassazione con la flat tax, che riguarderà solo la parte di reddito 2023 in eccedenza rispetto ai redditi dichiarati negli anni precedenti, è denominata “flat tax incrementale”.

In altre parole, se il reddito 2023 è maggiore del reddito più alto realizzato nei 3 anni d’imposta che vanno dal 2020 al 2022, allora si applicherà la flat tax incrementale e si verserà un’imposta (sostitutiva dell’Irpef) più conveniente, ma solo sulla differenza tra il reddito 2023 e quello più alto del triennio. L’aliquota agevolata della flat tax incrementale sarà pari al 15% ed essa andrà quindi a sostituire la più onerosa aliquota Irpef prevista per lo scaglione in cui cade il reddito del contribuente.

La flat tax incrementale mira pertanto a premiare gli incrementi di produttività del 2023 di imprenditori, lavoratori autonomi e professionisti (se facciamo corrispondere, con una certa forzatura, la produttività all’aumento del reddito) e comunque questa tassazione di favore, mediante la flat tax incrementale, potrebbe essere applicata solo per l’anno di imposta 2023.

Però sono previsti dei paletti alla flat tax incrementale: la base imponibile, rappresentata dal reddito incrementale, non può comunque essere maggiore di 40.000 euro e all’imponibile così determinato si applica una franchigia d’importo pari al 5% del reddito più alto dichiarato nel triennio 2020-22. Inoltre, essa si applicherà solo ai contribuenti persone fisiche che non beneficiano del regime forfettario.

Per avere un’idea del risparmio di imposta che si potrà avere con la flat tax incrementale (ma senza considerare la franchigia del 5% che incide significativamente sul risultato) abbiamo predisposto la seguente tabella:

Reddito conseguito

Flat tax 15% sul reddito incrementale
(al lordo della franchigia)

Risparmio rispetto alla tassazione
ordinaria Irpef

fino a 15.000 euro

150 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

80 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

da 15.001 fino a 28.000 euro

150 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

100 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

da 28.001 fino a 50.000 euro

150 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

200 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

oltre 50.001 euro

150 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

280 € per ogni 1.000 € di reddito incr.

 

Per chi è più curioso abbiamo anche preparato il seguente programma di calcolo della flat tax incrementale e del relativo risparmio d’imposta (inserite i redditi e vedrete i risultati):

Abbiamo messo tutto il nostro impegno nello scrivere queste riflessioni ed anche nel realizzare il piccolo programma contenuto nella pagina. Tuttavia la normativa fiscale è notoriamente complessa e sempre in evoluzione: quello che valeva ieri, può non valere oggi e modificarsi nuovamente domani. Perciò non fate assolutamente affidamento su quanto riportato nella pagina, perché potrebbe non essere corretto. Di conseguenza ci esoneriamo da qualsiasi responsabilità per tutti gli eventuali danni derivanti dall’uso delle informazioni pubblicate.

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