“È disteso su sette colli, altrettanti luoghi da cui godere esaltanti panorami, il vasto, irregolare e multicolore insieme di case che costituisce Lisbona”.
Così iniziava Fernando Pessoa la descrizione della sua amata Lisbona redatta intorno al 1925, e ancor oggi ci sembra più che mai attuale per questa incantevole città simbolo della vecchia Europa , con le case e i tetti ocra e pastello, le cupole e i campanili che svettano sui caratteristici quartieri popolari. Questo mese ve la proponiamo come meta di viaggio per il clima mite che offre la stagione, arricchito da una leggera brezza di mare che ne aumenta il fascino.
Questa misteriosa quanto raffinata capitale, simbolo di arte e cultura, ma anche di grandiose avventure marinaresche, va scoperta strada per strada, quartiere per quartiere, perché ogni angolo racchiude una visione originale che nell’insieme vi permetteranno di cogliere la molteplicità culturale e l’atmosfera tipica e per certi versi malinconica che caratterizzano Lisbona. Non importa da quale punto vogliate partire per il vostro giro alla scoperta della città, ma noi vi consigliamo di iniziare dal capolinea del famoso electrico n°28, cioè dal Largo Martim Moniz il quartiere simbolo della Lisbona multietnica.
Qui abitano più di 200 mila africani provenienti dalle ex colonie, i “territori d’oltremare”, che hanno portato con sé dalle loro regioni d’origine non solo neologismi che arricchiscono la lingua portoghese, ma anche altre particolarità come specialità gastronomiche angolane o di Capo Verde (il mofete, il calulu). All’uscita della stazione metropolitana Martim Moniz (abilmente decorata con elementi arabi, portoghesi e africani) vi ritroverete nel quartiere Mouraria (da Mouros appunto) che ha tutta l’aria di una casbah con il suo fitto intreccio di stradine che profumano di spezie e piccoli negozi dove si vendono stoffe, film indiani, henné, patate dolci, noci di cocco, manghi.
Se prendete il variopinto tram n°28, dallo stile ancora primo-novecentesco, o una delle tante funicolari che si arrampicano per i vicoli più antichi di Estrela, Alfama, Bairro Alto, Chiado, avrete l’impressione di fare un tuffo nel passato e per rinfrescarvi potrete fare una sosta in uno dei mille baretti dove vi consigliamo di assaggiare una ginginha, un’acquavite leggera a base di ciliegie, o un Porto.
Alfama, moresco e marinaro, allegro e malinconico, con i suoi vecchi tram e la vitalità popolare è l’unico quartiere sopravvissuto al terremoto del 1755 e mostra, pertanto, l’antico volto di Lisbona. Il punto estremo dell’Alfama è costituito da un piccolo parco con vista su Santa Luzia, con i suoi caffè all’aperto e la piazza Largo das Portas do Sol, dove sorge il palazzo di Azurara del XVII secolo.
All’estremità orientale della città, nell’ex convento di Madre Deus, c’è il Museu Nacional dos Azulejo, dedicato all’arte portoghese delle piastrelle azzurre in ceramica.
A Saldanha, merita assolutamente una visita il complesso museale della Fundação Calouste Gulbenkian. Inaugurato nel 1969, ospita il Centro di Arte Moderna e comprende oggetti d’arte classica e orientale, oltre a opere di artisti europei dell’XI e XIX secolo.
Nel quartiere centrale di Lisbona, si trova la Cattedrale Sé Patriarcal, la più antica chiesa di Lisbona in stile romanico. Nei pressi c’è il Castelo de São Jorge, eretto dai Mori, da dove si può godere una splendida vista panoramica.
Affacciata sul fiume è invece la Praça do Comercio, la più bella e famosa piazza della capitale, una volta ingresso principale della città per chi giungeva dal mare. Alle sue spalle, nella parte bassa della città, si trova la Baixa il rumoroso e animato quartiere commerciale di Lisbona, ricco di negozi alla moda e locali di tendenza. Mentre all’estremità nord della Baixa, s’incontrano le tre più vivaci piazze del centro cittadino: la Praça do Rossio, Praça da Figueira e la Praça dos Restauradores.
Al lato ovest della Baixa c’è il quartiere Chiado, la via più importante è Rua Garrett, che termina sulla piazza dove si trova, tra negozi e librerie, il celebre caffè degli artisti “A Brasileira”, di fronte al quale c’è il monumento a Fernando Pessoa.
A fare da contrappunto i quartieri più nuovi e avveniristici come il Parque das Nações. Qui tutto è all’avanguardia, a cominciare dalla straordinaria stazione d’Oriente per treni progettata dal famoso architetto spagnolo Santiago Calatrava. Del complesso fanno parte anche l’Oceanário (il secondo più grande al mondo dopo quello di Tokyo). A Docas i vecchi e degradatissimi moli del porto fluviale sono stati trasformati in bar, ristoranti e club all’ultima moda che richiamano ogni sera migliaia di persone.
Per finire Lisbona è anche una delle capitali musicali d’Europa con il suo malinconico Fado o le contaminazioni con i sound africani, e siamo certi che non ne rimarrete delusi.
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