Sull’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche, che colpisce il margine di interesse, c’è tanta confusione.
Vediamo di far chiarezza una volta per tutte, offrendo anche un semplice strumento in excel in grado di quantificare l’imposta e suggerire la registrazione contabile da fare.
Modalità di calcolo
Si applica il 40% sulla differenza tra il margine di interesse (voce 30 del conto economico) relativo al 31/12/2023 e quello relativo al 31/12/2021 maggiorato del 10%.
In altre parole, la differenza tra i margini di interesse deve essere positiva ed il margine di interesse del 2023 deve essere superiore almeno del 10% rispetto a quello del 2021.
Tetto massimo all’imposta
L’imposta calcolata come al punto precedente non deve essere versata per forza nella misura calcolata perché esiste un tetto alla grandezza dell’imposta. Questo tetto è pari allo 0,26% della “esposizione al rischio su base individuale”, cioè in sostanza il volume dei RWA (attività ponderate per il rischio).
In altre parole, l’imposta è uguale al minore dei 2 importi (40% della differenza dei margini di interesse e 0,26% dei RWA).
Indeducibilità dell’imposta
L’imposta così determinata non è deducibile ai fini dell’IRES e dell’IRAP.
Divieto di “recupero” o traslazione dell’imposta
La legge vieta alle banche di rifarsi sui clienti per l’onere dell’imposta straordinaria sui profitti, che quindi non può essere traslata sui costi dei servizi erogati nei confronti della clientela.
Versamento o incremento dei Fondi propri
Il versamento va effettuato entro il 30/6/2024, ma esiste anche la possibilità di non farlo.
Infatti, in alternativa al versamento dell’imposta, è possibile incrementare in sede di approvazione del bilancio 2023 una riserva non distribuibile, specificatamente individuata, per un importo pari a 2,5 volte l’imposta. Tale riserva non può essere utilizzata per la distribuzione di utili.
Questa riserva è computabile tra gli elementi del capitale primario di classe 1 (CET 1) e quindi essa migliora gli indici patrimoniali delle banche.
Nel caso la banca chiudesse il bilancio in perdita o comunque non avesse un utile d’esercizio sufficiente da destinare alla suddetta riserva non distribuibile, può utilizzare allo scopo prioritariamente gli utili degli esercizi precedenti, a partire da quelli più recenti, e poi eventualmente le altre riserve patrimoniali disponibili.
Per le BCC l’obbligo della destinazione a riserva non distribuibile, in luogo del versamento dell’imposta, si ritiene assolto con la previsione normativa già in essere che impone a tali banche la destinazione a riserva del 70% degli utili conseguiti.
Programma ed esempio
Qui appresso un programma interattivo, impostato con dati esemplificativi, per spiegare ancor meglio il funzionamento della nuova imposta straordinaria sul margine di interesse del conto economico. Digitare i valori nelle celle bianche.
Abbiamo messo tutto il nostro impegno nella realizzazione del programma e nella stesura dell’articolo, ma essi hanno esclusivamente finalità didattiche e pertanto non fate affidamento sui risultati del programma, né sulle informazioni contenute nel testo. Ci esoneriamo quindi da qualsiasi responsabilità per i danni derivanti dall’uso dei dati forniti.
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