La quinta rivoluzione culturale
Ormai è evidente che stiamo vivendo la V rivoluzione culturale

da | 30 Gen 2025 | BLOG | 0 commenti

Stiamo vivendo una grande rivoluzione culturale, la quinta della nostra storia, ma non ce ne stiamo rendendo conto.

Però andiamo con ordine e prima di parlare dell’attuale rivoluzione culturale, vediamo quali sono state e che caratteristiche avevano le prime 4 rivoluzioni culturali dell’umanità.

In sociologia, le rivoluzioni culturali sono momenti di svolta nella storia del pensiero umano, in cui nuove idee sconvolgono il modo in cui comprendiamo il mondo e noi stessi.

L’idea che esistano quattro grandi rivoluzioni culturali è stata teorizzata dallo psicologo e filosofo Ernst Cassirer nel XX secolo e ripresa in una forma più sintetica dallo psicoanalista Jacques Lacan. Tuttavia, la versione più diffusa oggi è attribuita al biologo Jared Diamond, che ha messo in evidenza il loro impatto sulla nostra visione del mondo.

Le quattro rivoluzioni citate sono:

  • copernicana (di Niccolò Copernico)
  • darwiniana (di Charles Darwin)
  • freudiana (di Sigmund Freud)
  • turingiana (di Alan Turing)

Queste rivoluzioni hanno segnato tappe fondamentali nel sapere scientifico e culturale, ridefinendo il nostro ruolo nel cosmo, nella natura, nella psiche e nella tecnologia.

Vediamole una per una.

  1. La Rivoluzione Copernicana

Copernico ha tolto all’uomo il posto centrale nell’universo.

Dopo Tolomeo (II secolo d.C.) che teorizzò il modello geocentrico, dominante nella cultura umana per oltre 1.400 anni, arrivò nel XVI secolo la vera rivoluzione con Niccolò Copernico. Questi propose il modello eliocentrico nel suo “De revolutionibus orbium coelestium” (1543).

  • Prima: si credeva che la Terra fosse al centro dell’universo (modello tolemaico).
  • Dopo: Copernico, seguito da Galileo, Keplero e Newton, dimostrò che la Terra orbita attorno al Sole, cambiando radicalmente la cosmologia e il ruolo dell’uomo nell’universo.
  1. La Rivoluzione Darwiniana

Darwin ha dimostrato che l’uomo è un animale tra gli altri.

Con la pubblicazione di “L’origine delle specie” (1859), Charles Darwin introdusse la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, sfidando il creazionismo e l’idea di una fissità delle specie.

  • Prima: si pensava che le specie fossero immutabili e create da un intervento divino.
  • Dopo: Darwin dimostrò che le specie evolvono gradualmente attraverso adattamenti all’ambiente, ponendo l’uomo nella stessa linea evolutiva degli animali e ridefinendo il concetto di natura.
  1. La Rivoluzione Freudiana

Freud ha rivelato che non siamo padroni della nostra mente.

A cavallo tra XIX e XX secolo, Sigmund Freud sconvolse la psicologia introducendo la teoria della psicoanalisi e dell’inconscio.

  • Prima: si credeva che la mente fosse governata dalla razionalità e dalla coscienza.
  • Dopo: Freud dimostrò che pulsioni inconsce (desideri repressi, traumi infantili) influenzano il comportamento, introducendo concetti come il complesso di Edipo, il meccanismo di difesa e la libido. La psicoanalisi rivoluzionò non solo la psicologia, ma anche la letteratura, l’arte e la cultura popolare.
  1. La Rivoluzione Turingiana

Turing ha dimostrato che l’uomo non ha più l’esclusiva del ragionamento e del calcolo matematico.

La rivoluzione turingiana prende il nome da Alan Turing (1912-1954), matematico e logico britannico, considerato il padre dell’informatica e degli elaboratori elettronici.

  • Prima: il calcolo era eseguito esclusivamente da esseri umani o da macchine meccaniche specializzate.
  • Dopo: Turing ha portato alla nascita dei computer moderni, dai telefoni ai supercomputer e la sua visione ha cambiato il nostro rapporto con la tecnologia.

La quinta rivoluzione culturale

E arriviamo adesso alla nostra quinta rivoluzione culturale.

Per chi non se ne fosse accorto, è in corso una grande guerra concorrenziale tra le imprese hi tech e questa guerra punta a sviluppare una sempre migliore intelligenza artificiale (AI), con capacità creative sempre più vicine a quelle dell’uomo.

Colui che ha innescato questa guerra è sicuramente Sam Altman.

Sam Altman è un imprenditore e investitore americano, noto soprattutto per il suo ruolo di CEO di OpenAI, l’azienda dietro ChatGPT e altre innovazioni nell’intelligenza artificiale generativa.

Nel 2015, Altman, insieme a Elon Musk e altri investitori, ha co-fondato OpenAI, con l’obiettivo di sviluppare un’intelligenza artificiale sicura e benefica per l’umanità.

Successivamente le tappe fondamentali di OpenAI sono state le seguenti:

  • 2019 – OpenAI diventa una società “for-profit limitato” (capped-profit) per attirare investimenti.
  • 2020 – Lancio di GPT-3, il primo modello di AI su larga scala a dimostrare le potenzialità del linguaggio naturale.
  • 2022 – Esplosione di ChatGPT, che segna una svolta nell’adozione dell’AI generativa.
  • 2023 – OpenAI rilascia GPT-4, un modello più potente e versatile.

Sotto Altman, OpenAI ha guidato la rivoluzione dell’AI generativa, influenzando settori come educazione, lavoro, sanità e creatività, anche se il rapido sviluppo dell’AI pone sfide etiche e politiche che Altman stesso ha riconosciuto.

Possiamo quindi dire in conclusione che stiamo vivendo la quinta rivoluzione culturale, con esiti – positivi e negativi – che non si possono ancora interamente prevedere.

Ma sicuramente Altman ha dimostrato a tutto il mondo che l’uomo non è più l’unico essere intelligente dell’universo conosciuto e potrebbe presto essere superato dalle macchine.

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