Almost blue di Carlo Lucarelli
Recensione del libro di Carlo Lucarelli ” Almost Blue “.
“Quasi triste quasi facendo le cose che eravamo soliti fare”
Elvis Costello, Almost blue
Almost blue è la musica che scandisce i giorni di Simone, un ragazzo cieco dalla nascita…
è il rumore ossessivo delle “campane di Satana” che martellano costantemente la testa dell’Iguana, uno psicopatico assassino che veste la pelle delle proprie vittime per purificare il proprio corpo…
è la difficoltà di Grazia, una giovane detective, di essere donna in un mondo di uomini…
ma è anche molto di più…
Attraverso gli occhi ora di Simone, ora di Grazia, ora dell’Iguana, siamo, infatti, guidati nei meandri di una Bologna parallela, dove il ritratto di ogni studente-tipo, sembra facilmente coincidere con quello del misterioso assassino, che si aggira indisturbato per la città.
Sarà Simone, che vive ogni istante collegato ad uno scanner, ad intercettare la voce dell’omicida e a collaborare con Grazia per risolvere il caso.
Ho letto molti romanzi di Lucarelli perchè mi affascina il suo modo di scrivere e la sua indubbia capacità di tenere alta la tensione… ma mai come in questo romanzo il lettore è trascinato in una realtà dove non c’è spazio per la paura perché ogni minuto che passa può distruggere una vita o salvarne un’altra, dove anche le voci possono essere colorate, e il pianto e la rabbia generare l’amore…
La biografia di Carlo Lucarelli
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