Arizona Market (Europe sex trade) di Ken Norton
Recensione del libro “Arizona market (Europe sex trade)” di Ken Norton.
Arizona Market è un documento-verità sulla compravendita di giovanissime ragazze dell’Est, costrette, il più delle volte dietro promesse di un futuro migliore, a prostituirsi; ma Arizona Market è anche un luogo reale, tra la Croazia e la Serbia, porta di ingresso per l’Europa, dove la vita umana non ha alcun valore, ed è possibile acquistare per pochi spiccioli un televisore, un’auto, un cannone, una cassa di bombe a mano…una persona.
Anika, una sedicenne moldava, protagonista e autrice di questo diario, racconta la povertà del suo paese, il sogno di poter studiare per migliorare la propria vita, la disperazione di chi pur di sopravvivere è disposta a vendersi un rene, o a volte, a vendere qualcun altro.
Ma quando un giorno finalmente la sua vita sembra essere cambiata grazie a Nico, il suo grande amore, viene narcotizzata, legata, e si risveglia su un camion diretto per l’Europa, insieme a tante altre ragazze. Ci vuole un attimo per capire che è stata venduta, probabilmente dalla sorella drogata, ad un “trafficante di carne umana” e che la sua vita, ammesso che fosse riuscita a sopravvivere a quell’incubo, non sarebbe più stata la stessa.
Da quel momento ha inizio una terribile odissea in cui viene violentata, schiavizzata, trascinata da un paese all’altro come un oggetto e costretta a sopportare ogni tipo di umiliazione sessuale. Solo nel 2003, dopo due lunghissimi anni, trova la forza di ribellarsi e di riuscire a scappare, pronta a vendicarsi dei suoi aguzzini, ma soprattutto dei principali colpevoli di quel calvario, la sorella e, ironia della sorte, la sola persona che l’aveva tenuta viva in quei giorni nel ricordo dei bei momenti, Nico.
Le ultime pagine del suo diario raccontano la libertà riacquistata e la voglia di ricominciare, ma le sue parole sono dure e sprezzanti contro chi le ha fatto del male, uccidendo la ragazzina che c’era in lei e trasformandola, per sopravvivere in quel mondo, in “una puttana dal cuore di pietra”.
Anika ha scelto di restare anonima, per questa ragione ha preferito “affidare” il proprio diario, nella speranza che non cadesse nel dimenticatoio, a Kenneth Norton che, sebbene non sia uno scrittore di professione, è un ricercatore sociale da anni attento alla problematica delle “schiave del sesso”. Non è un libro facile Arizona Market, e forse neanche un libro per tutti.
Se si pone attenzione solo all’involucro esterno a volte può addirittura apparire scontato, a tratti scritto in un italiano poco corretto, confuso, eccessivamente cruento…ma se vi fermerete un attimo, soltanto un attimo a pensare che gli errori che trovate non sono colpa di un traduttore sbadato e che la confusione non è frutto di uno scrittore poco abile, se vi fermerete un attimo a pensare che la persona che ha scritto questo libro non lo ha fatto per le sue grandi doti narrative, nè per diventare famosa, ma forse affinchè affogando i suoi ricordi in un diario questo potesse risucchiare anni di vita non vissuta, cancellare la rabbia e il dolore dandole una chance; se penserete questo, allora in quell’attimo riuscirete a sentire la forza del coraggio nelle parole di una ragazza come tante, con i suoi sogni e le sue debolezze, protagonista, suo malgrado, di uno dei peggiori traffici che la storia dell’uomo abbia mai conosciuto.
È pubblicato dalle “Edizioni Clandestine“
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