Nuovo Patto europeo di Stabilità e Crescita
Vediamo insieme, con una semplice infografica, le nuove regole del Patto europeo di Stabilità

da | 23 Dic 2023 | Diritto pubblico privato ed internazionale | 0 commenti

Finalmente i paesi dell’Unione Europea hanno trovato l’accordo sulle regole del nuovo Patto di Stabilità e Crescita.

Si tratta di un intervento importantissimo per tutti i paesi dell’UE, perché nel prossimo futuro il Piano di Stabilità avrà innumerevoli effetti sui conti degli stati membri e quindi anche sui cittadini europei.

E questo vale soprattutto per l’Italia, che soffre di un debito pubblico elevatissimo e che pertanto subirà più degli altri paesi le conseguenze dei nuovi vincoli europei.

Insomma, il nuovo Patto di Stabilità e Crescita non è qualcosa di astratto che possiamo tranquillamente ignorare, ma è un accordo che inciderà notevolmente sulla vita di noi italiani.

Perciò non possiamo non conoscerlo nelle sue grandi linee.

Ecco perché Studiamo.it semplifica la spiegazione del nuovo Patto di Stabilità, utilizzando allo scopo la seguente infografica di facile lettura:

NUOVO PATTO EUROPEO DI STABILITÀ E CRESCITA

2 OBIETTIVI

 

DEBITO

60%

DEFICIT

3,0% e
1,5% (saldo strutturale)

PIL

PIL

PERCORSO DI AGGIUSTAMENTO

 

Con la riduzione dell’1% annuo in media per i paesi con debito maggiore del 90% del PIL
Con la riduzione dello 0,5% annuo in media per i paesi con debito compreso tra 60% e 90% del PIL

 

Con un piano di 4 anni che preveda la riduzione di almeno lo 0,4% annuo.
Oppure con un piano di 7 anni (a patto che vengano pianificate determinate riforme strutturali) che preveda la riduzione di almeno lo 0,25% annuo

SCOSTAMENTO AMMISSIBILE DAL PERCORSO

 

Viene prevista la possibilità di uno scostamento non maggiore dello 0,3% dal percorso di aggiustamento

IN CASO DI DEVIAZIONE DAL PERCORSO

 

Il deficit strutturale va ridotto di almeno lo 0,5% annuo

ENTRATA IN VIGORE E PERIODO TRANSITORIO

 

L’accordo finale dovrebbe far decorrere le nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita da aprile 2024
La Commissione europea nel periodo tra il 2025 e il 2027 terrà conto, nell’approvazione dei percorsi di risanamento, degli interessi sul debito, così da lasciare ai paesi spazio per gli investimenti

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Share This