Finalmente i paesi dell’Unione Europea hanno trovato l’accordo sulle regole del nuovo Patto di Stabilità e Crescita.
Si tratta di un intervento importantissimo per tutti i paesi dell’UE, perché nel prossimo futuro il Piano di Stabilità avrà innumerevoli effetti sui conti degli stati membri e quindi anche sui cittadini europei.
E questo vale soprattutto per l’Italia, che soffre di un debito pubblico elevatissimo e che pertanto subirà più degli altri paesi le conseguenze dei nuovi vincoli europei.
Insomma, il nuovo Patto di Stabilità e Crescita non è qualcosa di astratto che possiamo tranquillamente ignorare, ma è un accordo che inciderà notevolmente sulla vita di noi italiani.
Perciò non possiamo non conoscerlo nelle sue grandi linee.
Ecco perché Studiamo.it semplifica la spiegazione del nuovo Patto di Stabilità, utilizzando allo scopo la seguente infografica di facile lettura:
NUOVO PATTO EUROPEO DI STABILITÀ E CRESCITA |
|||||||||||||
2 OBIETTIVI |
|
DEBITO |
< |
60% |
|
DEFICIT |
< |
3,0% e |
|||||
PIL |
PIL |
||||||||||||
PERCORSO DI AGGIUSTAMENTO |
|
Con la riduzione dell’1% annuo in media per i paesi con debito maggiore del 90% del PIL |
|
Con un piano di 4 anni che preveda la riduzione di almeno lo 0,4% annuo. |
|||||||||
SCOSTAMENTO AMMISSIBILE DAL PERCORSO |
|
Viene prevista la possibilità di uno scostamento non maggiore dello 0,3% dal percorso di aggiustamento |
|||||||||||
IN CASO DI DEVIAZIONE DAL PERCORSO |
|
Il deficit strutturale va ridotto di almeno lo 0,5% annuo |
|||||||||||
ENTRATA IN VIGORE E PERIODO TRANSITORIO |
|
L’accordo finale dovrebbe far decorrere le nuove regole del Patto di Stabilità e Crescita da aprile 2024 |
|||||||||||
0 commenti