Quante volte ci siamo chiesti se il nostro peso fosse molto più alto (o molto più basso) del peso ideale che dovremmo avere, cioè del nostro peso forma?
Per rispondere alla suddetta domanda sono state sviluppate molte formule. Con queste formule si può calcolare innanzitutto il peso forma di una persona e poi la vicinanza o meno del suo peso effettivo a tale peso ideale di riferimento.
La formula maggiormente usata e, forse, la più adeguata allo scopo è quella elaborata dal matematico Adolphe Quetelet, in seguito adottata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per combattere la cattiva nutrizione e l’obesità della popolazione mondiale.
La formula di Quetelet si fonda sulla quantificazione dell’Indice di Massa Corporea (o BMI in inglese), che pone a confronto il peso di una persona con la sua altezza. Ne scaturisce un valore di BMI che, in base ad una tabella costruita dall’OMS e riferita alle medie delle popolazioni di riferimento, indica in quale situazione si trova il soggetto secondo una classificazione che va dalla grave magrezza alla forma più grave di obesità.
Da tale formula è pertanto possibile ricavare il peso forma di qualsiasi persona in base alla sua altezza e quindi conseguentemente la distanza del peso effettivo di questa persona da quello ideale.
Tuttavia anche il peso forma stabilito mediante il calcolo del BMI non è esente da errori (per correggere il più possibile tali errori bisognerebbe considerare molti altri fattori: tipo di corporatura, muscolatura, sesso, larghezza delle spalle, del bacino, …). Il BMI in particolare tende a sovrastimare o sottostimare il risultato in caso di soggetti eccezionalmente muscolosi o al contrario troppo esili, nonché di persone con una statura molto bassa.
Per sopperire ai citati inconvenienti del peso forma indicato dall’indice BMI è stato sviluppato dai ricercatori della Oxford University un nuovo indicatore, che per semplicità chiamiamo “nuovo BMI”.
Il nuovo BMI, pur cercando di essere più preciso del vecchio BMI mantenendone la semplicità di calcolo, rimane anch’esso necessariamente un indice di riferimento del peso corporeo, perché non integra nella sua costruzione tutte le variabili che gli studi nutrizionali debbono obbligatoriamente valutare.
Tutto ciò premesso mettiamo a disposizione dei nostri lettori il seguente programma di calcolo del peso corporeo, in cui sono distintamente quantificati sia il classico BMI sia il nuovo BMI.
E’ sufficiente inserire il peso il kg e la statura in centimetri (usate la virgola e non il punto per i decimali) così da ottenere:
- il valore di Indice di Massa Corporea (BMI) tradizionale e nuovo
- la condizione personale secondo la tabella dell’OMS
- il peso forma
- la distanza del nostro peso dal peso forma ideale
- le tabelle (BMI e nuovo BMI) con le categorie di peso in funzione della nostra altezza
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