Baciami ora,
che mi chiami ‹cuore›
e sei vicina,
come l’allodola al mattino!
Baciami ora
che, nell’aria bruna,
scotti d’amore
e gridi alla luna!
Ecco,
divieni musica,
danza di sospiri,
puro gioco di fremiti,
nell’aria che respiri .
Un’unica corolla,
un gambo, un solo fiore,
come chiamarla vita
l’assenza dell’amore?
Un attimo d’incanto,
noi due, un solo ‹io›,
sussurri: ‹T’amo tanto!›
ed io mi sento un dio.
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