Dai tuoi occhi
nacqui io
nella cupa sera
di novembre.
Le foglie caddero su
noi due
e la pioggia smise il
suo lamento.
Vecchi stracci
eran quelli che
la notte ci diede
seduti a pensare
sulle nostre mani
fatte d’acqua e di
polvere su
cui poggiare
una rosa.
La sera
agli astri luminosa fù
preceduta dall’alba
ancor troppo presto
per salutarci
e restammo li
abbracciati
a non pensar
che non ci
saremmo
piu visti.
L’acqua sgorga e tu
gia sei andata….
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