Ruotate lo sguardo.
E’ strano guardarsi intorno,
vedere solo mobili fantasmi
sfiorare la loro pelle
illudersi di toccarla,
di farne parte.
Dannata scoria superficiale,
schernirti di me
è cosa appagante?
Come il pesante piede dell’uomo
schiaccia e distrugge l’indifesa formica,
così ti diverti,
con macabro sadismo,
ad infierir su un animo spaurito?
Vi credete invincibili voi,
omologhi pupazzi.
Vi nascondete dietro
il maleodorante splendore
del vostro scudo.
E oltre?
All’interno è solo il nulla.
Inespressive forme spettrali
ne emozioni ne paure
sul vostro cammino.
Triste vita già incisa,
niente potete fare
per mutare il letto del fiume.
Traguardo ultimo è il mare,
sfociate inermi e consapevoli
del vuoto carico che portate.
La fine è più lieta guaritrice
di una ferita vita, invisibile.
Dead Souls
La poesia di Dormouse

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