Sentieri nell’aria volano via
come gocce d’acqua, sospesi
tirati, soffocati, abbandonati senza scia
tra fiocchi di sabbia, appesi
il loro fuoco non sarà bianco
mai più, mai più!
Arde il petto al loro sguardo,
infissi di marmo nel vento
Brucia come un folle dardo,
colpiscimi adesso
Non ci sei più, non ci sei più
è dolce sfogo
Non ci sei più, non ci sei più
brilla il mio rogo
Non ci sei più, non ci sei più
Torna la quiete
ma è solo apparenza
il mondo è una rete
ornata di sofferenza
Colpa di chi?
Non ci sei più, non ci sei più
è dolce sfogo e
brilla il mio rogo
Questa è l’epigrafe di un incantevole trama
la Noia ha vinto la dama, tutto sembra fioco,
ma sento pulsare un desiderio morboso:
“essere me stesso!”.
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