Docile,alto,
il mio pensiero miro,
camminante su un sentiero di montagna.
Non capisco le immagini canute
in bianco e nero,
ne i chiarori mutanti tra le piante
tra la neve e il mare.
Quiete son le mie paure,
questo lago sotterraneo a depurare.
Faccio della mantica
ragion di seduzione alla natura.
Il tempo di un sospiro di scirocco
e il mondo scioglie in brivido solare.
Mi desto,
allor c’è l’avulsione dalle nuvole
e tutto il mio candor
diviene lacrime.
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