Se fossi rondine, volerei
nel cielo del passato,
per respirare l’aria
che non ho dimenticato;
il profumo dei gerani di mia madre
ed i colori dei miei anni belli,
ricchi di tanti sogni e solo quelli.
Quando l’amore
s’accontentava d’un bacio
e la casa: una barca di naufraghi,
uniti in ogni burrasca.
Se fossi rondine, andrei
incontro al sole del mattino,
quello che illuminava via Murelle,
con i suoi vicoli e le sue cortine,
ricchi di miseria e di bambini
che, tra crepe e liscivie,
giocavano, per ore, a nascondino.
Se fossi rondine salirei più su,
da quel povero vecchio,
che riempiva d’amore
la mia solitudine.
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