Una stella di rose per te
cade dal cielo e diventa
soffice neve, cade dolce
e si addormenta sul quel
mondo assopito in un sonno
magico, agitato,
spesso crudele,
ingiusto, dove chi
soffre è costretto
a pregare perché non
trova altra illusione
per uscire da quella
casella su cui è capitato,
durante il gioco
indifferente di quella natura
che sembra non capirci.
Ma l’uomo non è parte
della natura? Siamo noi
quindi che dobbiamo capirci
pensa poi agisci
l’ira ti getta
in una ceca follia,
siedi pensa capisci
non solo te stesso,
ma anche l’altro
di fronte; nei suoi
occhi non puoi forse
trovare te stesso?
Lui è il tuo riflesso
è un uomo …
come non puoi fare
qualcosa senza che
il tuo riflesso
non la faccia
così trova un accordo
compromesso con lui
che non lo abbandoni
come uno sconfitto
che quasi annegato
porterà rancore e allora
sorgerà in quel buio
che l’ira governa
da quella prima notte
in cui l’uomo si addormentò
col timore dell’altro.
O uomo, di fianco a chi ami
trovi quella luce
che l’umanità ha scoperto,
l’Amore, conservala e
falle guidare la tua biga,
la vita è il sogno
più bello dell’esistenza …
è il più misterioso.
Stelle di ghiaccio
si ammassano nel gelo,
amano il loro candido
vestito, non macchiarlo
di quel folle rosso
pieno di vita.
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