L’alba dopo ore di attesa,
dove sento ancora il ruscello fluire deciso
nelle arterie di questa terra.
Ho un vago ricordo dei fiori che ho vissuto,
degli incantesimi di madreperla.
Con facilità
do saggio ai miei denigratori
ed intono un canto melodioso.
L’aurora scioglie tutto e lo dissolve.
Immense mie parole non sortiscono.
Eppure il suono è come se piovesse
ed io non mi rassegno.
Compongo la mia vita attorno al vento,
nel mio respiro attonito e graduale.
Nessuno oserà mai spezzar l’incanto,
ostaggio della brezza, saluto i miei istinti
e li rimando
ancora a un nuovo sogno.
0 commenti