Primo giorno di scuola
suona la campana…
ultimo giorno di vita
e non so perché…
Voglia di giocare
ma potrò solo piangere.
Fame e sete,
a nessuno di loro importerà
perché è giusto morire per un ideale…
Conoscere un nuovo amico
e ora non c’è già più.
Cercare i visi cari da una finestra,
fuori disperano e urlano i nostri nomi.
Mi chiedo il perché
ma nessuno mi risponderà
perché un giusto motivo, per tutto questo,
non può esistere…
E’ la logica illogica della violenza
che chiama gli animi a sé
per torturarli e distruggerli.
E’ la voglia di sangue, fuoco e lacrime
che apre un cuore
e lo svuota dei suoi sentimenti.
Volevo sentire il profumo dei libri nuovi,
avevo già voglia di imparare quel giorno…
ma tutto ciò che ho sentito
è stato l’odore acre della morte
a fianco a me…
Il rumore assordante di ogni lacrima
caduta a terra mi ha frastornato
pian piano, fino a non farmi
udire più nulla,
fino a non sentire più le grida,
le bombe, i mitra,
gli insulti ingiustificati…
Tutto ciò che sentivo ancora
era il battito del mio cuore,
un battito incessante,disperato,
che mi esprimeva quanta voglia
di vivere c’era ancora in lui.
Oggi sono qui,
la morte l’ ho guardata negli occhi
e lei ha guardato me…
Non so perché ma poco dopo
il suo sguardo ha deciso
di rapire altri occhi
portandoli via con sé, per sempre…
erano innocenti come me.
Volevo imparare, sì,
e ho imparato troppo presto
che rabbia e crudeltà
sono accanto a noi e
ci accompagnano passo a passo
per attaccarci quando meno
ce l’aspettiamo.
Ho imparato che vivere è bello,
è sacro, ma per farlo
si lotta in continuazione.
Imparerò ancora tante cose
nella mia vita, cercherò le meraviglie
di questa terra per addolcire l’amaro
che il destino mi ha lasciato
e seppellire lo spettro
del Dolore…
Ma una parte del mio cuore
piangerà per sempre,
piangerà nel ricordo
piangerà in un abbraccio
di memoria,
piangerà sulle tombe
degli amici…
Nulla sarà più come prima…
solo un Aldilà, spero, renderà
giustizia a tutti quelli
che la vita la volevano respirare,
non opprimere…
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