In un mondo sempre più automatizzato il codice fiscale dei soggetti è diventato un elemento imprescindibile di identificazione univoca.
Esso ormai rappresenta il nostro biglietto da visita per tutte le banche dati in cui veniamo inseriti.
Siamo costretti a portarcelo dietro ovunque, anche se non è un documento d’identificazione in senso stretto perché manca la fotografia, ed a volte abbiamo la necessità di dettare o scrivere quello di altre persone (coniuge, figli, ecc…).
Un buon metodo per ricordare il codice fiscale è sapere come si costruisce.
Non è un procedimento difficile e permette di tenere a mente o comunque determinare facilmente i codici fiscali che ci interessano.
Vediamo quindi come si arriva al codice fiscale delle persone fisiche.
NOTA: nel web sono disponibili molti programmi per “costruire” il Codice Fiscale.
Esempio di Codice Fiscale
Bianchi Albertina nata il 17 luglio 1970 a Roma
Analizziamo i singoli gruppi alfanumerici per vedere come si costruiscono.
– Sono le prime tre consonanti del cognome.
– Se il cognome ha meno di tre consonanti, alle consonanti seguono le prime vocali.
– Se il cognome ha solo due caratteri, la terza lettera è la X.
– Sono le prime tre consonanti del nome.
– Però se il nome ha più di tre consonanti (come nell’esempio), si prendono la 1°, la 3° e la 4°.
– Sono le ultime cifre dell’anno di nascita.
– E’ una lettera che indica il mese di nascita come da tabella:
– E’ il giorno di nascita.
– Però per le donne è il giorno di nascita più 40 (nell’esempio, 57=17 + 40).
– E’ il codice attribuito al luogo di nascita (comune o Stato estero).
– Tutti i comuni o Stati esteri ne hanno uno ed è rintracciabile negli elenchi ufficiali.
– E’ formato da una lettera più tre cifre.
– E’ una lettera che risulta dalla combinazione dei precedenti caratteri.
– Ha una funzione di controllo.
– E’ l’unico carattere da memorizzare veramente.
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