Contributi per mamme in maternità
Arrivano i contributi economici per pagare baby sitter ed asili nido in sostituzione dei congedi parentali
da Steve Round | 5 Gen 2013 | Lavoratori dipendenti, Società |
Al rientro dalla maternità le neo mamme possono adesso ricevere 300 euro netti mensili per un periodo di 6 mesi, da utilizzare per pagare la baby sitter o l’asilo nido.
Questo contributo economico, pari quindi ad un massimo di euro 1.800, può essere chiesto all’Inps entro 11 mesi dalla fine della maternità e sostituisce il congedo parentale.
Vediamo nella seguente tabella tutto quello che c’è da sapere sul contributo alle mamme che rientrano al lavoro dopo il congedo di maternità.
Il contributo economico: |
- va chiesto in via telematica all’Inps entro 11 mesi dalla fine del congedo di maternità (le modalità della domanda sono ancora da definire)
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- è di euro 300 netti mensili per un massimo di 6 mesi (è concesso in misura parziale alle lavoratrici in part time e dura al max 3 mesi per le mamme iscritte alla gestione separata Inps)
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- è sostitutivo del congedo parentale, che si riduce di un numero di mesi pari alle mensilità del contributo richieste al momento della domanda (quindi il contributo può essere chiesto anche dalle lavoratrici che abbiano già usufruito in parte del congedo parentale)
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- può essere utilizzato per pagare una baby sitter o la retta dell’asilo nido pubblico o privato accreditato (nel caso della baby sitter l’Inps rilascerà dei voucher per il suo pagamento entro 15 giorni, mentre nel caso dell’asilo nido l’Ente di previdenza pagherà direttamente la struttura interessata)
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- è concesso sulla base di una graduatoria nazionale che terrà conto in primo luogo dell’ ISEE della famiglia (cioè sarà data priorità ai nuclei familiari con i più bassi Indicatori della Situazione Economica Equivalente) e poi, a parità di questi, dell’ordine di presentazione delle domande)
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- è in ogni caso concesso “fino a concorrenza delle risorse disponibili per ciascun anno”
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