Potrebbe essere utile disporre di un indice di allarme, facile da calcolare, da utilizzare per prevedere l’arrivo di un periodo di recessione o di vera e propria crisi economica.
L’indice finanziario che si proporne allo scopo è stato elaborato considerando l’andamento storico dei due principali tassi di interesse usati dalle banche italiane per regolare i loro prestiti a favore dei clienti:
- il tasso BCE (o TUIR) deciso discrezionalmente dalla Banca Centrale Europea
- l’Euribor (nelle sue versioni a 6, 3 e 1 mese) determinato dal libero mercato riguardante i prestiti tra banche
Il procedimento posto in essere è consistito nel calcolare lo scostamento mensile tra i due tassi di interesse, dal 1999 (anno di nascita del tasso BCE) al mese di febbraio 2009, per poi valutare il tipo di distribuzione assunto dalla risultante variabile casuale.
Si è così scoperto che la variabile casuale “scostamento Euribor (6, 3 e 1 m)-BCE” si distribuisce normalmente, come una gaussiana, secondo i seguenti parametri:
Valori degli scostamenti |
Euribor 6 mesi |
Euribor 3 mesi |
Euribor 1 mese |
Media aritmetica |
0,35694 |
0,30157 |
0,20256 |
Scarto quadratico medio |
0,32241 |
0,26843 |
0,16597 |
Varianza |
0,10395 |
0,07206 |
0,02755 |
Come si può vedere dai dati e dal relativo grafico, la media degli scostamenti dal tasso BCE degli Euribor si abbassa (avvicinandosi allo zero) man mano che dai 6 mesi Euribor si passa al tasso ad un mese, mentre la variabilità del fenomeno si riduce sensibilmente. Pertanto, la forma della curva gaussiana diviene sempre più a campana, con un corrispondente calo della media aritmetica ed una inclusione dei valori riscontrati all’interno di un intervallo sempre più stretto, delimitato dai punti di flesso del grafico (che ne misurano la variabilità).
I valori negativi della differenza tra tassi (posti sull’ascissa) evidenziano i casi di superamento dell’Euribor da parte del tasso BCE rilevato nello stesso mese.
Tale analisi permette di individuare i valori soglia (inferiore e superiore) che solo con una probabilità bassissima possono essere scavalcati dalla differenza Euribor-BCE. Probabilità stimata, nei dati sotto riportati, per 3 livelli di significatività: il 68,30%, il 95,00% (il più utilizzato dagli statistici) ed il 99,70%.
Di conseguenza, il sorpasso dei valori soglia elaborati per le diverse periodicità dell’Euribor (e per diversi livelli di probabilità) può essere utilizzato come segnale d’allarme sistemico, ovvero come un’indicazione del sopraggiungere, nel sistema economico, di uno stato di crisi più o meno accentuato.
In particolare i valori soglia dello scostamento che fungono da campanello d’allarme sono, per le tre probabilità considerate, quelli indicati in tabella:
Valori soglia |
Euribor 6 mesi |
Euribor 3 mesi |
Euribor 1 mese |
|
Limite soglia sup. probabilità 95,00% |
0,98886 |
0,82770 |
0,52786 |
|
Limite soglia inf. prob. 95,00% |
-0,27497 |
-0,22456 |
-0,12274 |
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Limite soglia sup. probabilità 68,30% |
0,67935 |
0,57000 |
0,36853 |
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Limite soglia inf. prob. 68,30% |
0,03454 |
0,03314 |
0,03659 |
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Limite soglia sup. probabilità 99,70% |
1,32416 |
1,10687 |
0,70047 |
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Limite soglia inf. prob. 99,70% |
-0,61027 |
-0,50373 |
-0,29535 |
Di seguito sono riportati i grafici con l’andamento nel tempo dello scostamento tra l’Euribor ed il tasso BCE per ciascun tipo di Euribor (a sei, tre ed un mese), al livello di significatività del 95%.
Sono anche tabulati i dati storici dei tassi di interesse analizzati, con l’indicazione dei periodi durante i quali i loro scostamenti hanno varcato le soglie critiche.
Come si evince dalla tabella, è soprattutto negli ultimi mesi del 2008 che le differenze dei tassi hanno oltrepassato i limiti statisticamente calcolati come improbabili, confermando quindi per quel momento uno stato straordinario dell’economia, frutto evidente delle anomalie e delle incertezze caratterizzanti l’intero mercato mondiale.
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