Stop alla cessione dei crediti d’imposta
Spieghiamo perché lo stop alla cessione dei crediti d’imposta è cosa buona e giusta

da | 19 Feb 2023 | BLOG | 0 commenti

Innanzitutto diciamo che il recente stop del governo alla cessione dei crediti d’imposta non tocca e non altera i bonus edilizi.

La cessazione della possibilità di cedere a terzi i crediti d’imposta non impedisce ai contribuenti di continuare a fare operazioni, come ad es. quelle edilizie, per le cui spese è prevista la detrazione dall’imposta.

Quest’ultima agevolazione (la detrazione dalla propria imposta di una percentuale della spesa sostenuta) rimane immutata ed i contribuenti possono continuare a beneficiarne, ovviamente secondo le modalità e nei limiti di legge.

La nuova norma impone solamente che il credito d’imposta, nato appunto dal sostenimento di una specifica spesa agevolata, deve essere utilizzato esclusivamente in detrazione dell’imposta dovuta e spalmata per il numero d’anni indicato dalla legge. E ciò sempre che esista un’imposta dalla quale sottrare il credito.

Quindi non è più possibile, per nessun bonus edilizio, un utilizzo diverso del credito d’imposta, come ad es. la cessione a terzi del credito così da monetizzarlo subito senza attendere gli anni di “spalmatura”.

Questa misura, con la quale si limita fortemente il contribuente beneficiario del credito d’imposta, è però una misura necessaria, della quale non si poteva fare a meno.

I motivi della necessità della limitazione imposta dal governo sono sostanzialmente 2:

  • perché la cessione a terzi dà luogo a facili truffe e raggiri a danno della collettività, per crediti relativi a lavori inesistenti o artificiosamente gonfiati
  • perché la cessione a terzi, creando di fatto un nuovo titolo del debito pubblico che prescinde dal momento della detrazione, comporterebbe, dal punto di vista tecnico, l’inclusione in un unico anno dell’intero importo del credito tra le spese del bilancio dello Stato, rendendo il deficit pubblico insostenibile, mentre eliminando la cessione del credito d’imposta questa significativa spesa statale può essere ripartita nei bilanci pubblici degli anni cui si riferisce la spalmatura del credito

È inutile dire che queste conseguenze andavano pensate, e rimediate, al momento in cui è stata emanata la legge di istituzione della cessione dei crediti d’imposta. Ma non tutti i partiti politici sanno governare.

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