Tassazione degli affitti
Facciamo ordine sulle varie possibilità di tassazione delle locazioni

da | 25 Mag 2019 | Diritto tributario e scienza delle finanze | 0 commenti

Che il sistema fiscale italiano sia complicato è circostanza nota.

Un esempio di questa complessità è ben rappresentato dalle diverse tassazioni riguardanti i redditi derivanti da contratti di locazione.

Le imposte sugli affitti sono infatti diverse a seconda della tipologia dell’immobile locato (abitativo o commerciale) e dell’anno del contratto, nonché – a parità delle altre caratteristiche – in funzione dell’esercizio o meno da parte del locatore dell’opzione per la cedolare secca, ovvero della scelta a favore di una tassa “piatta”, con aliquota fissa (del 21% o 10%), che a certe condizioni può essere esercitata come alternativa alla normale tassazione con le ordinarie aliquote crescenti dell’Irpef.

Inoltre è diversa, nell’uno e nell’altro caso, la possibilità di essere tassati anche per i canoni eventualmente non incassati a causa della morosità del conduttore affittuario.

Insomma, una selva di casistiche ed opportunità che però bisogna conoscere per prendere una decisione consapevole e magari risparmiare pure un po’ di soldi, sotto forma di minori imposte pagate.

Per fare ordine su queste varie tassazioni dei redditi da locazione di immobili e semplificare la vita dei contribuenti, Studiamo.it ha elaborato la seguente semplice tabella che riepiloga in maniera chiara tutti i sistemi di imposizione dei contratti di locazione (o affitto).

 

Tipo di immobile

Tassazione

Condizioni di
tassazione

Canoni non incassati

Affitto (locazione) di immobile abitativo

Irpef – ordinaria

E’ la tassazione normale se non si esercita l’opzione per la cedolare secca

Locazioni ante 1° gennaio 2020
I canoni non percepiti sono tassati, ma possono essere successivamente chiesti a rimborso con la convalida di sfratto, mediante un credito d’imposta

21% – Cedolare secca

Il reddito è tassato, mediante opzione, al 21%
(
vedi ns. articolo)

10% – Cedolare secca per affitti a canone concordato

Il reddito è tassato, mediante opzione, al 10% nel caso il contratto di locazione preveda un canone concordato e vengano rispettati tutti i requisiti di questo contratto
(
vedi ns. articolo)

Locazioni dal 1° gennaio 2020
I canoni non percepiti non concorrono al reddito e quindi non sono tassati

Affitto (locazione) di immobile commerciale

Irpef – ordinaria

E’ la tassazione normale se non si esercita l’opzione per la cedolare secca

I canoni non percepiti sono tassati

21% – Cedolare secca

Per il solo anno 2019 il reddito è tassato, mediante opzione, al 21% se l’immobile commerciale è un C/1 (negozi e botteghe)
(
vedi ns. articolo)

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