Che il sistema fiscale italiano sia complicato è circostanza nota.
Un esempio di questa complessità è ben rappresentato dalle diverse tassazioni riguardanti i redditi derivanti da contratti di locazione.
Le imposte sugli affitti sono infatti diverse a seconda della tipologia dell’immobile locato (abitativo o commerciale) e dell’anno del contratto, nonché – a parità delle altre caratteristiche – in funzione dell’esercizio o meno da parte del locatore dell’opzione per la cedolare secca, ovvero della scelta a favore di una tassa “piatta”, con aliquota fissa (del 21% o 10%), che a certe condizioni può essere esercitata come alternativa alla normale tassazione con le ordinarie aliquote crescenti dell’Irpef.
Inoltre è diversa, nell’uno e nell’altro caso, la possibilità di essere tassati anche per i canoni eventualmente non incassati a causa della morosità del conduttore affittuario.
Insomma, una selva di casistiche ed opportunità che però bisogna conoscere per prendere una decisione consapevole e magari risparmiare pure un po’ di soldi, sotto forma di minori imposte pagate.
Per fare ordine su queste varie tassazioni dei redditi da locazione di immobili e semplificare la vita dei contribuenti, Studiamo.it ha elaborato la seguente semplice tabella che riepiloga in maniera chiara tutti i sistemi di imposizione dei contratti di locazione (o affitto).
Tipo di immobile |
Tassazione |
Condizioni di |
Canoni non incassati |
Affitto (locazione) di immobile abitativo |
Irpef – ordinaria |
E’ la tassazione normale se non si esercita l’opzione per la cedolare secca |
Locazioni ante 1° gennaio 2020 |
21% – Cedolare secca |
Il reddito è tassato, mediante opzione, al 21% |
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10% – Cedolare secca per affitti a canone concordato |
Il reddito è tassato, mediante opzione, al 10% nel caso il contratto di locazione preveda un canone concordato e vengano rispettati tutti i requisiti di questo contratto |
Locazioni dal 1° gennaio 2020 |
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Affitto (locazione) di immobile commerciale |
Irpef – ordinaria |
E’ la tassazione normale se non si esercita l’opzione per la cedolare secca |
I canoni non percepiti sono tassati |
21% – Cedolare secca |
Per il solo anno 2019 il reddito è tassato, mediante opzione, al 21% se l’immobile commerciale è un C/1 (negozi e botteghe) |
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