Unione Europea senza segreti
Una breve guida per conoscere l’Unione Europea, perché ormai non se ne può fare a meno

da | 23 Apr 2022 | Diritto pubblico privato ed internazionale | 0 commenti

I principali Trattati dell’Unione

La storia dell’UE è caratterizzata da alcune tappe fondamentali, che in linea di massima coincidono con gli importanti Trattati di cui l’Unione è riuscita ad essere artefice.

I principali Trattati della UE

Ecco i Trattati più importanti siglati dall’Unione Europea.

  • I Trattati di Roma (1957)
  • L’Atto Unico Europeo (1986)
  • Il Trattato di Maastricht (1992)
  • Gli Accordi di Schengen (1995)
  • Il Trattato che adotta la Costituzione europea (2004)
  • il Trattato di Lisbona (2007)

Ripercorriamo una ad una queste tappe fondamentali per l’integrazione euopea.

I Trattati di Roma

Il 25 marzo 1957 vennero firmati a Roma i 2 Trattati istitutivi della CEE (Comunità Economica Europea) e dell’ Euratom (Comunità Europea dell’Energia Atomica), che entrarono in vigore il primo gennaio 1958.

I paesi fondatori furono 6: Belgio, Francia, Italia, Lussemburgo, Olanda e Germania Ovest.

Il Trattato di Roma istitutivo della CEE, oltre a prevedere la formale costituzione di quello che poi sarebbe diventato il Parlamento Europeo (eletto a suffragio universale diretto solo nel 1979), stabilì per i Paesi membri principi importantissimi e all’epoca rivoluzionari:

  • la libera circolazione di persone, servizi, merci e capitali
  • l’eliminazione dei dazi doganali
  • l’istituzione di politiche comuni in agricoltura e nei trasporti
  • la fondazione della Banca Europea degli Investimenti
  • la creazione di un Fondo Sociale Europeo

L’Atto Unico Europeo

Firmato a Lussemburgo nel 1986, è entrato in vigore a luglio 1987.

Rappresentò un sostanziale compromesso rispetto al grandioso progetto di Unione Europea voluto dal Parlamento CEE, ma osteggiato dai governi dei Paesi membri.

L’Atto Unico prevedeva il tentativo (vano) di rafforzare gli allora scarsi poteri del Parlamento Europeo. Molte delle sue norme hanno comunque permesso una forte accelerazione dell’integrazione economica fra gli Stati membri. Era anche disciplinata la cooperazione politica tra i Paesi CEE, che però non andava oltre la semplice previsione di obblighi di informazione e consultazione tra governi.

Il 31 dicembre 1992 era la data fissata dall’Atto per la definitiva instaurazione del mercato unico.

Il Trattato di Maastricht

Venne firmato nel 1992, ma entrò in vigore nel 1993.

E’ forse il Tratto più importante, perché diede vita alla “Unione Europea” (UE) raggruppando le 3 precedenti Comunità (CEE, CECA ed Euratom) e basando il nuovo organismo su 3 pilastri: Comunità europea, Politica estera e di sicurezza comune, Affari interni e giustizia.

Furono poste le basi per la nascita della BCE e del Sistema europeo delle banche centrali (SEBC), che attualmente determinano la politica monetaria unica dell’UE.

Iniziò anche la lunga strada che portò nel 2002 all’Euro, la moneta unica.

A completare il quadro delle novità vennero le norme sul rafforzamento della lotta contro terrorismo, traffico di droga e grande criminalità, quelle sulla Cittadinanza europea, la previsione di una maggioranza qualificata per le decisioni di politica estera e la definizione di importanti riforme istituzionali come la procedura di codecisione.

Si ebbero però seri problemi in sede di ratifica del Trattato da parte dei Paesi membri, tanto che fu messo in dubbio il futuro stesso della UE.

Gli Accordi di Schengen

Gli Accordi di Schengen, entrati in vigore gradualmente a cominciare da marzo 1995, hanno istituito un’ “area Schengen” all’interno dell’Europa.

Questo territorio infraeuropeo riguarda attualmente 28 nazioni: tutti i paesi UE, tranne Gran Bretagna e Irlanda (rimastine fuori sulla base di una clausola di opt-out), più 3 stati terzi (Islanda, Norvegia e Svizzera).

In Italia gli Accordi di Schengen sono entrati in vigore il 26 ottobre 1997.

Nell’ “area Schengen” è prevista:

  • l’abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne
  • il potenziamento dei controlli alle frontiere esterne (di confine d’area)
  • la collaborazione delle forze di polizia dei vari stati, con la creazione del SIS (Sistema di Informazione Schengen) di integrazione delle banche dati delle forze di polizia
  • il coordinamento dei paesi nella lotta alla criminalità internazionale

La Costituzione europea

Per Costituzione europea si intende il Trattato che adotta la Costituzione, firmato a Roma il 29/10/2004.

Quest’ultimo però, nonostante il nome, non è un atto di affermazione della sovranità dell’Europa unita, bensì un semplice Testo Unico, aspirante a raccogliere organicamente i vari Accordi costituenti la base giuridica dell’UE. Ciò allo scopo di definire esattamente il quadro politico dell’Unione, le sue Istituzioni, le sue competenze, ecc…

Gli stessi motivi (di incomprensione tra stati membri e di non perfetta fissazione dei poteri delle Istituzioni europee) all’origine dell’avvertita necessità di scrivere una Costituzione UE sono stati poi determinanti nel concretare il suo fallimento, sancito ufficialmente dal “no” referendario alla ratifica da parte di Francia e Olanda. Gran parte delle innovazioni costituzionali sono state in seguito recepite in un semplice “Trattato di Riforma” (detto “di Lisbona”, 2007).

Il Trattato di Lisbona

Il trattato di Lisbona, firmato nel 2007 ma entrato in vigore il 1º dicembre 2009, ha unificato i 3 pilastri (v. pag. della Guida riferita alle “Informazioni generali” sull’UE) che da sempre avevano indicato la rotta alle attività di competenza dell’Unione Europea: Comunità europea, Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e PESC (politica estera e di sicurezza comune).

Il trattato ha anche creato una nuova figura legale, il “Presidente del Consiglio europeo”, che nelle intenzioni avrebbe dovuto rappresentare l’Unione europea in tutte le sedi internazionali. Di fatto la prassi vuole che la rappresentanza dell’UE spetti in modo condiviso a questa figura istituzionale ed al Presidente della Commissione europea.

Inoltre, con il trattato di Lisbona si è rafforzata la posizione dell’ “Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza”, che è un componente della Commissione europea cui spetta la vicepresidenza della stessa e il diritto a partecipare a tutte le riunioni del Consiglio euopeo.

Per la prima volta sono state anche previste modalità di recesso dall’UE (il c.d. art. 50), che in seguito sono state invocate dal Regno Unito per uscire dall’EU ad esito di un referendum popolare tenutosi nel paese. L’uscita dall’UE da parte del Regno Unito (con decorrenza 31 gennaio 2020) è nota come Brexit.

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